Granfondo Strade Bianche: sulla polvere di Pogacar.

Condizioni meteo ideali hanno fatto vivere agli oltre 6500 cicloamatori un’avventura possibile solo qui in Toscana, nel fantastico scenario delle Crete Senesi in provincia di Siena.

Testo di Leonardo Olmi, foto di Leonardo Olmi e RCS Sport.

A differenza di alcune edizioni passate, durante le quali o faceva troppo freddo o pioveva, quella di domenica 9 marzo 2025 rimarrà nei ricordi di molti, oltre che come la 10ma edizione della Granfondo Strade Bianche, anche come quella che fin ora si è corsa nelle condizioni meteo ideali e sulle vere strade bianche polverose che vanno su e giù per le bellissime Crete Senesi.

Leonardo Olmi World Press Cycling Champion at Strade Bianche Siena.

Strade “secche” e scivolose dove il giorno prima avevano corso anche i professionisti tra le nuvole di polvere bianca alzate dal gruppo e dalle auto a seguito dei corridori, che avevano visto la vittoria del Campione del Mondo Tadej Pogacar, dopo una brutta scivolata seguita da una rimonta ed una lotta a due con Tom Pidcock.

Le previsioni per la granfondo erano buone, con temperature dagli 8° ai 16°C, nuvoloso inizialmente, ma con possibilità di schiarite durante la mattinata, e più che altro veniva assolutamente esclusa la pioggia, e così è stato. La partenza era prevista per le 8,00 del mattino dalla Fortezza Medicea di Siena, dove al via erano schierati anche numerosi Vip.

Un parterre davvero importante, quello della Granfondo Strade Bianche, che ha visto schierarsi sotto all’arco di partenza gli ex corridori Filippo Pozzato, Paolo Bettini, Maurizio Fondriest ed Alessandro Ballan.

I percorsi in programma erano due, un Lungo di 139km e 2.150mt-dsl e un Medio di 89km per 1.250mt-dls. Il bello di questa granfondo è che il percorso lungo avrebbe coinciso esattamente con quello fatto dalle Donne Élite il giorno precedente (che aveva visto la vittoria di Demi Vollering), ossia un tracciato molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi, specie su sterrato.

Leonardo Olmi World Press Cycling Champion at Strade Bianche Siena.

Nel complesso erano presenti circa 30km di strade sterrate divise in 8 settori (ed anche questi erano tutti in comune con la corsa maschile dei Pro) con un fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie. Quelle della Granfondo Strade Bianche, rimangono comunque delle condizioni molto simili a quelle di un Fiandre, ecco perché hanno attirato la presenza di molti stranieri (oltre il 35%), che amano partecipare a granfondo che si corrono in concomitanza alle gare dei professionisti, vedi appunto Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Milano-Sanremo e Il Lombardia.

E un po’ come di consuetudine per tutte questo tipo di Granfondo, anche qua alle Strade-Bianche, viste le difficoltà in programma, i ciclisti si sono dovuti attrezzare con più camere d’aria di scorta, bombolette di fast, borsette sottosella o su tubo orizzontale per avere gel e barrette extra, anche se i ristori erano ampiamente riforniti.

Sul finale di gara i percorsi lungo e medio si ricongiungevano, e dopo qualche chilometro intorno alla periferia di Siena, a 900 metri dall’arrivo, si entrava in città oltrepassando la famosa Porta di Fontebranda, per poi affrontare lo strappo di Via Santa Caterina, caratterizzato dal tipico lastricato sul quale, il giorno prima, erano transitati i campioni e i loro idoli. E qui, come per incanto, non si sentiva più né la fatica né il freddo, l’adrenalina saliva a mille, semplicemente perché si aveva la possibilità di pedalare sul mitico strappo finale, quello che di solito fa la differenza nella gara tra gli idoli degli amatori, con tanto di tifo del pubblico a bordo strada.

Leonardo Olmi World Press Cycling Champion at Strade Bianche Siena.

Vi ricordo che qui la pendenza supera il 10% fino a raggiungere punte del 16%. Ma una volta in cima a questa rampa micidiale, si svoltava a destra con un angolo secco di novanta gradi in via delle Terme. Da qui in avanti ci separavano solamente 500mt dall’arrivo con tutta una serie di svolte tra i vicoli e le viuzze di Siena che preannunciavano quello che sarebbe stato il tanto sognato e desiderato arrivo in Piazza del Campo.

Una piazza famosa in tutto il mondo, non solo per la sua arte e storia, ma soprattutto per il Palio, dove proprio come nella corsa di cavalli più antica del mondo, si pedala sulla curva di San Martino, in leggera discesa, prima di passare sotto quell’arco dove il giorno prima erano passati Demi Vollering e Tadej Pogacar che le mani in Piazza del Campo le ha alzate per la terza volta andando ad eguagliare il record di Fabian Cancellara. Ossia le tre vittorie nella Classica del Nord più a Sud d’Europa che hanno fatto sì che al campione svizzero l’organizzazione assegnasse un tratto di strada bianca, quello di Monte Sante Marie, con tanto di monumento e celebrazione ufficiale.

Devo dire che sia in gara che all’arrivo ho assistito a scene davvero memorabili che fanno capire come la passione verso questo sport sia unica e incomparabile ad altri, dove alla fatica che comporta praticarlo, qui alle Strade-Bianche si aggiunge una notevole difficoltà legata alle temperature (visto che si corre ancora in inverno) ed alla tecnica di guida.

Leonardo Olmi World Press Cycling Champion at Strade Bianche Siena.

A testimonianza di questo ci sono scene come quelle di molti che tiravano fuori il cellulare dalla tasca e, tenendo il manubrio con una mano sola sul lastricato di Piazza del Campo, volevano a tutti i costi immortalarsi mentre tagliavano il traguardo; altri che si fermavano sotto l’arrivo e giravano la loro bici a 360°, su cui era montata una telecamerina, per riprendere quella piazza famosa in tutto il mondo che il giorno prima era andata in onda sulle Tv di tutto il mondo; oppure coloro che, come Pogacar l’anno scorso, alzavano con le braccia la loro bici in segno di vittoria.

Oppure chi, come il sottoscritto, che grazie all’invito di RCS Sport ha potuto vivere questa esperienza da fotogiornalista oltre che da cicloturista, riuscendo a documentare con spezzoni di foto e video fatti qua e là i tratti più esaltanti del percorso.

Leonardo Olmi World Press Cycling Champion at Strade Bianche Siena.

Un lavoro lungo e faticoso, ma che ne è valso sicuramente la pena. Di granfondo ne ho vissute, documentate e raccontate tante negli ultimi quindici anni, dalla Nove Colli alla Maratona delle Dolomiti, dalla Gavia-Mortirolo e la Dolomiti Superbike alla Oetztaler Radmarathon e la Hero Mtb, ma la Granfondo Strade Bianche di Siena è veramente straordinaria, un mix tra road e mountainbike, tra sport ed avventura, tra spettacolo e meraviglie della natura, che difficilmente è possibile trovare in seno ad altri eventi. Ed ecco perché chi la fa una volta non riuscirà più ad abbandonarla.

Leonardo Olmi World Press Cycling Champion at Strade Bianche Siena.
Leonardo Olmi World Press Cycling Champion at Strade Bianche Siena.

L’organizzazione della granfondo, curata da RCS Sport e RCS Active Team, è stata, come volevasi dimostrare, impeccabile! Al termine della gara, dopo le ultime foto ricordo ed i selfie in Piazza del Campo, tutti i partecipanti ed i loro accompagnatori hanno potuto godere, presso la Fortezza Medicea, del tradizionale pasta-party, tutto a base della tipica cucina toscana. Anche il pacco gara era ricco di prodotti offerti dagli sponsor, oltre alla tanto ambita maglia commemorativa con smanicato antivento prodotti da Sportful.

Per le Classifiche potete consultare il sito di MySdam cliccando qui.

Granfondo Strade Bianche

RCS Active Team

Photo Gallery:

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Leonardo Olmi ringrazia i suoi supporter:

Inkospor (integratori alimentari)

MB Sport (abbigliamento tecnico sportivo)

Think+ (intimo e accessori per il ciclismo)

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