La città di Firenze ha riconfermato quella che da 5 anni è una combinazione vincente: il Florence Bike Festival con l’omonima granfondo, che per la seconda volta nella storia è partita da Piazza della Signoria all’ombra del Palazzo Vecchio.
Testo di Leonardo Olmi, foto di Leonardo Olmi, Massimo Bacci, Alfredo Metafonti, La Repubblica (Claudio Giovannini) e Foto-Castagnoli (Valter Segnan).
Per tre giorni consecutivi, dal 21 al 23 aprile, Firenze con il suo Parco delle Cascine sono state la casa di chi ama la bicicletta in tutte le sue forme. La quinta edizione del Florence Bike Festival ha centrato l’obbiettivo di porre la bicicletta e il suo mondo al centro dell’attenzione. Dopo le prime tre edizioni di bicifi, il Festival si trasforma e diventa ancora più grande. Nasce l’fbf (Florence Bike Festival), tre giorni in una delle città più belle d’Italia e nel parco più bello di Firenze.
Una manifestazione dedicata alla bicicletta in tutte le sue forme e colori, aperta a tutti ad ingresso gratuito, perché la bici rende liberi! Eventi, prove, spettacoli, incontri e presentazioni per animare una grande festa dedicata interamente alla bicicletta: tre giorni in cui il Parco delle Cascine è diventato il bike-park più grande d’Italia!
Ci sembrava quasi di essere alla grande festa della NoveColli di Cesenatico o alla Maratona delle Dolomiti, con espositori e dimostrazioni dei funamboli della bici, ma qui c’era anche molto altro, con conferenze e meeting dedicati alla sicurezza per chi va in bici e allo sport in generale.
Quella del Florence Bike Festival è stata l’occasione per valorizzare il polmone verde della città, quello che viene un po’ considerato il Central Park di Firenze. Con l’fbf il Parco delle Cascine diventava il baricentrico da cui partire per raggiungere il centro storico della città.
Anche quest’anno il festival vantava tutta una serie di partner riconosciuti a livello nazionale che da anni, attraverso modalità differenti, promuovono l’uso della bicicletta. Tra gli eventi collaterali all’fbf non poteva mancare la quinta edizione della Granfondo Firenze De Rosa, andata in scena domenica 23 aprile, che per la seconda volta vedeva la partenza da Piazza della Signoria con tutto il fiume di bici che si allungava fino a Piazza Duomo lungo Via dei Calzaiuoli, la Fifth Avenue di Firenze.
La granfondo vedeva l’organizzazione del Veloce Club Firenze (presieduto dall’inarrestabile Alessandro Cipriani) e prevedeva due percorsi, un lungo di 130 km (con un dislivello di 2600 mt) ed un medio di 90 km (con un dislivello di 1600 mt).
Il nome del vincitore della quarta edizione della Granfondo Firenze De Rosa, è stato quello di Tommaso Elettrico (Team CPS Cycling) con un tempo di 3h-11min. Con lui sul podio, al secondo e terzo posto sono saliti rispettivamente Vincenzo Pisani e Roberto Cesaro, entrambi del Team Falasca Zama Animabike).
La prima donna a tagliare il traguardo è invece stata Simona Parente (Team Isolmant) con un tempo di 3h-21min, seguita da Erica Magnaldi (Team De Rosa Santini) e quindi Claudia Gentili (Team Giletti).
Mentre il percorso medio al maschile è stato vinto in volata Emanuele Marianeschi (MC Cycling Time) su Matteo Cecchini (Cykeln Team), terzo Marco Poccianti (GS Poccianti).
Al femminile ha trionfato Serena Gazzini (Team Lapierre Trentino Alè), che ha avuto la meglio su Annalisa Prato (Team De Rosa Santini) e Chiara Turchi (Ciclo Team San Ginese). Ma la Granfondo Firenze De Rosa è stata soprattutto una festa per gli oltre 2.400 partenti (mentre gli iscritti alla vigilia erano oltre 3.000), di cui più della metà provenienti da fuori regione, che hanno scelto Firenze per mettersi alla prova su un percorso tanto affascinante quanto impegnativo, in parte lo stesso su cui si cimentarono i professionisti in occasione dei Mondiali del 2013, che per la prima volta nella storia si sono tenuti in Toscana, da sempre terra di ciclismo.
Quella di domenica 23 aprile è stata una giornata all’insegna di una grande festa interamente dedicata alla bicicletta. Tra gli ospiti d’onore, non potevano mancare alcuni vip, tra cui il pilota Ferrari nelle gare Endurance Andrea Sonvico ed i fratelli De Rosa, Cristiano e Danilo.
La lunga carovana di biciclette, partiva alle 8,30 del mattino all’ombra del Biancone con il count-down diretto da un inimitabile Paolo Mutton (oramai da anni la voce ufficiale delle maggiori granfondo italiane) affiancato per questa edizione anche dallo speaker toscano Tiziano De Cristoforo. Immancabile come sempre anche la presenza del Sindaco Dario Nardella e quella dell’Assessore allo Sport Andrea Vannucci, entrambi in bici ovviamente. Dopo un minuto di silenzio in commemorazione alla tragica scomparsa di Michele Scarponi nell’incidente stradale del giorno precedente (a cui è seguito un lungo e interminabile applauso) è stato il momento della bandiera a scacchi, dove il mossiere d’eccezione era rappresentato dal Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani.
Il fiume di ciclisti con le loro bici in carbonio si dirigeva in direzione del Ponte Vecchio, che dopo essere stato attraversato portava il gruppo sui lungarni di Firenze, per poi dirigersi verso Fiesole, prima asperità di giornata. Ed era proprio la famosa salita del circuito dei Mondiali di Ciclismo 2013, quella che sarebbe servita a scremare il gruppo, per poi proseguire in direzione del Mugello, dominato dalle splendide colline toscane.
Si passava da Vetta Le Croci e poi giù in picchiata fino a Polcanto, per sfiorare Borgo San Lorenzo in direzione di Scarperia da dove, dopo pochi chilometri, si raggiungeva il tempio della velocità, il mitico Autodromo Internazionale del Mugello che, come nella scorsa edizione, veniva costeggiato senza fare alcun giro al suo interno, come invece fu due anni fa.
Dopo l’autodromo si dividevano i due percorsi, medio a sinistra in direzione della diga di Bilancino e lungo dritto, verso il Passo del Giogo, per poi scendere fino a Firenzuola e quindi risalire al leggendario Passo della Futa.
Da qui di nuovo in discesa verso Santa Lucia e poi Galliano per ricongiungersi con il percorso medio. Da qui in avanti i due percorsi viaggiavano di pari passo in direzione di Vaglia, per scalare la salita cronometrata del Poggio degli Uccellini che ci avrebbe portato verso Bivigliano e quindi di nuovo all’Olmo (Vetta Le Croci).
Da qui giù un’altra picchiata verso le Caldine e quindi il finale. Come ormai consueto dalle due edizioni precedenti, l’arrivo era rappresentato dal micidiale strappo di Via Salviati, reso appunto famoso dai Mondiali di Ciclismo del 2013, uno strappo di 600 mt con due “denti” ed una pendenza massima che per qualche metro sfiorano anche punte del 24%.
Dobbiamo riconoscere che la macchina organizzativa che ha permesso il regolare svolgimento della manifestazione garantendo la sicurezza ai partecipanti è stata davvero imponente, con le pattuglie della Polizia Municipale e le moto della Polizia di Stato, supportate dagli oltre cento volontari dell’associazionismo e della Protezione Civile.
Sul percorso erano presenti più di cinquanta moto, una dozzina di macchine, varie ambulanze e auto mediche. La premiazione della granfondo si è svolta nel pomeriggio alle 15,30 sempre al Parco delle Cascine. Lo sponsor principale della granfondo, da cui deriva appunto anche il nome, era De Rosa, prestigiosa azienda italiana le cui biciclette si contraddistinguono per essere marchiate con il cuore.
Alessandro Cipriani, Presidente del Veloce Club Firenze, ha così voluto commentare: “Tutto si è svolto per il meglio, con un bel numero e un buon livello di partecipanti da un punto di vista agonistico. La difficoltà è infatti nel dislivello accentuato in rapporto al numero di chilometri. È stato bello vedere sulla salita di Salviati, al di là dei fortissimi, gli altri cercare le ultime energie per poter dire di aver chiuso la gara senza essere scesi dalla bicicletta.
È stata una gara molto combattuta, con un grande livello di partecipazione, che si è risolta sulla salita di via Salviati, ultimi 200 metri dove chi ha avuto più esplosività ha vinto. Elettrico sale nuovamente sul podio, la Granfondo De Rosa è evidentemente una gara che gli si addice. Nel lungo si conferma Simona Parente, che aveva vinto anche l’anno scorso, e che ancora una volta ha dimostrato grande grinta”.
Il servizio fotografico della gara di Viareggio e quindi le foto che ritraggono i ciclisti lungo il percorso, sono facilmente rintracciabili tramite il pettorale e quindi acquistabili sul portale di Foto Castagnoli (www.fotocastagnoli.net), nota agenzia molto apprezzata dagli atleti per la sua professionalità e qualità delle immagini.
Granfondo Firenze De Rosa
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