Partita la 1° Enoica Road venerdì 22 Aprile

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Ad accogliere i 41 iscritti a questa prima edizione su strada dell’Enoica 2016 è stato, come da programma, la magnifica location del Castello di Fonterutoli a Castellina in Chianti. Nonostante le previsioni avverse, le prime due tappe di venerdì e sabato sono state risparmiate dalla pioggia

Testo di Leonardo Olmi, foto di Leonardo Olmi e Organizzazione

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L’appuntamento per gli affezionati di questa pedalata che in quattro tappe percorrerà ben 450 km con circa 7000 metri di dislivello, è stato dato presso la tenuta del Marchese Francesco Mazzei, colui che ha pensato, voluto e realizzato questa fantastica esperienza alla scoperta delle principali zone vitivinicole della Toscana.

DSC_2750 JPG copiaIl tutto è iniziato giovedì pomeriggio 21 aprile, quando una volta giunti presso il Castello di Fonterutoli (www.fonterutoli.com) i partecipanti si nono riuniti per il ritiro dei pacchi gara, sponsorizzati da Enervit, maglie celebrative e numeri. Il meeting era previsto per le 19,00 presso la sala riunioni dove era in programma anche una conferenza sull’alimentazione e l’integrazione per il ciclista, tenuta niente meno che da Iader Fabbri (www.iaderfabbri.com) preparatore atletico e consulente nutrizionale della Nazionale Italiana di Ciclismo ed opinionista RAI al Giro d’Italia.

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Dopo la conferenza era in programma la visita della cantina e la cena con degustazione dei vini più prestigiosi del Castello di Fonterutoli, premiati dalla stampa di tutto il mondo. La meravigliosa cantina, sviluppata su tre piani, ha lasciato tutti i ciclisti stupefatti, un ambiente unico nel suo genere degno di un vino di alta qualità come quello prodotto dalla famiglia nobile di Mazzei. Un grande appassionato di ciclismo che insieme alla moglie, la Contessa Elisabetta Guicciardini, non solo organizzano ma sono anche loro stessi in primis due grandi pedalatori.

Tra gli ospiti d’onore alla cena e come testimonial di questa Enoica Road 2016 c’era anche Francesco Casagrande, che per i quattro giorni successivi ha lasciato al fratello Stefano Casagrande ed altre due guide esperte, il compito di guidare il gruppo. Stefano si è anche occupato di curare, per conto di Mazzei, la scelta dei percorsi e della logistica. Una logistica che ha visto partire la carovana con tanto di auto, furgone ed officina al seguito, guidati da un esperto meccanico come Roberto Nencioni (detto Carube) ed una abile massaggiatore quale Gabriele Mugnaini.

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La 1ª tappa di venerdì 22 Aprile è stata quella da Fonterutoli a Montalcino, lungo la quale i ciclisti hanno percorso 103 km con un dislivello totale di 1.992 metri. Quindi una tappa piuttosto impegnativa sotto il profilo altimetrico, tutta in crescendo che dalla Chiantigiana costeggiando i magnifici vigneti del Chianti Classico, ha portato il gruppo nel cuore di Siena, famosa in tutto il mondo per la sua maestosa bellezza. Dalla città del Palio hanno proseguito alla volta di Asciano con un impegnativo saliscendi attraverso le spettacolari crete senesi, dove il susseguirsi di biancane e calanchi formano un suggestivo paesaggio dalle caratteristiche lunari.

Montalcino-1-550x271[1]Una volta raggiunta Pienza, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, il plotoncino di ciclisti si è diretto verso S. Quirico d’Orcia, altra importante città medievale. Da qui, dopo un tratto prevalentemente in discesa, è stata affrontata l’ultima lunga salita di giornata che, attraverso un panorama mozzafiato, ha portato i ciclisti fino a Montalcino, patria del Brunello, uno dei vini più apprezzati al mondo. Alla sera è seguita la meritata cena esclusiva con degustazione del Brunello di Moltalcino e pernottamento in due alberghi: la Vecchia Oliviera (www.vecchiaoliviera.com) e Il Giglio (www.gigliohotel.com).

Sabato 23 Aprile gli “Enoici” hanno affrontato la 2ª tappa cha da Montalcino li ha portati fino a Scansano, un itinerario disegnato da Stefano Casagrande che si è sviluppato su 88 km con un dislivello di 1.700 metri. Anche questa è risultata essere una tappa impegnativa che ha attraversato la zona sud del Brunello con vigneti simili a dei veri e propri giardini, per giungere nei pressi di Castelnuovo dell’Abate dove si erge la straordinaria abbazia di S. Antimo, uno dei più belli esempi di architettura romanica toscana. Da qui, si continuava a scendere verso la Val d’Orcia per poi affrontare la lunga e impegnativa salita che ha portato il gruppo alle pendici del Monte Amiata, attraversando Seggiano e Arcidosso, con la sua famosa rocca Aldobrandesca. Ancora un tratto di salita breve e ripida per raggiungere Santa Fiora, dove si trova la sorgente del fiume omonimo, con lo scenario della spettacolare peschiera cinquecentesca.

scansano%20aerea[1].jpgDopo una breve discesa è stata affrontata una salita di circa 4 km con pendenze importanti e brevi tratti di sterrato, su una stupenda stradina di montagna. Una volta giunti sul crinale, passato il Castello di Triana, gli Enoici si sono diretti verso Roccalbegna, situata ai piedi di due ripide rupi, su ognuna delle quali sorge una fortificazione: la Rocca Aldobrandesca e il Cassero Senese. Poi gli ultimi chilometri per raggiungere la città di Scansano, assurta nel ‘700 a vice-capoluogo di provincia per “l’estatatura” ovvero il trasferimento nel periodo estivo degli uffici comunali da Grosseto a causa del rischio di malaria. Oggi resa famosa dal suo vino Morellino. Il pernottamento era previsto presso l’Antico Casale di Scansano (www.anticocasalediscansano.it) con all’interno un meraviglioso centro Spa, con cena presso un ristorante locale e degustazione del Morellino di Scansano e Maremma DOC.

Continuate a seguirci per saperne di più su questa 1ª Enoica Road 2016.

 

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