Domenica 18 settembre andrà in scena la 4° edizione di questa giovane granfondo toscana che vedrà partenza e arrivo da Radda in Chianti (SI) nel cuore del territorio del Chianti Classico che proprio quest’anno festeggia i suoi 300 anni
Testo di Leonardo Olmi, foto di Leonardo Olmi e Alfredo Metafonti
Il 2016 rimarrà nella storia come l’anno in cui il Giro d’Italia ha attraversato il territorio del Chianti Classico con la Crono denominata “Chianti Classico Stage” del 15 maggio scorso, con partenza da Radda in Chianti ed arrivo a Greve in Chianti. Ma sabato 24 settembre 2016 sarà anche il giorno in cui si festeggeranno i 300 anni della nascita di quel territorio che nel lontano 24 settembre 1716 il Granduca Cosimo III de’ Medici decise di delimitare quale territorio vocato alla produzione di vino di alta qualità, il Gallo Nero appunto.
Ma come nacque questo nome?
La leggenda narra che nel periodo medievale il territorio del Chianti fosse oggetto di dispute continue tra le città di Siena e Firenze. Per stabilire un confine definitivo si decise di far partire dai rispettivi capoluoghi due cavalieri e di fissare il confine nel loro punto d’incontro. La partenza doveva avvenire all’alba e il segnale sarebbe stato dato dal canto di un gallo. I senesi ne scelsero uno bianco, mentre i fiorentini optarono per uno nero, che tennero rinchiuso al buio e a digiuno per tanti giorni. Il giorno della partenza, non appena fu tolto dalla stia, il gallo nero cominciò a cantare anche se l’alba era molto lontana. Il suo canto consentì al cavaliere fiorentino di partire con grande vantaggio su quello senese, che dovette attendere le prime luci del giorno, quando il suo gallo, cantando regolarmente, gli permise di partire. Ma dato il notevole ritardo accumulato nei confronti dell’antagonista, il cavaliere senese percorse solo dodici chilometri, poiché a Fonterutoli incontrò l’altro cavaliere. Fu così che quasi tutto il Chianti passò sotto il controllo della Repubblica Fiorentina, molto tempo prima della caduta di Siena stessa.
Quindi il Gallo Nero non è altro che il simbolo iconografico e sinonimo della DOCG Chianti Classico che oggi si estende per 70.000 ettari tra 9 province di Firenze e Siena. E quella che si correrà domenica 18 settembre, sei giorni prima della festa dei 300 anni, sarà una doppia occasione per festeggiare, oltre alla 4° edizione della granfondo in onore di questo pregiato e secolare vino, anche quella della sua celebrazione storica. Un vino così famoso e rinomato da tre secoli che già fin dal tempo della regina Anna d’Inghilterra, era apprezzato a tal punto da farne dono ad amici e alleati, contribuendo a far conoscere il vino toscano nel mondo.
La sede logistica sarà presso il “village” posto all’interno dei giardini di Radda in Chianti, dove alla mattina sarà possibile ritirare numeri e pacchi gara, mentre fine competizione ci sarà il pasta-party finale con le premiazioni, che si svolgeranno subito dopo il pranzo. Anche partenza ed arrivo saranno dislocati tra la piazza di Radda e la Strada Regionale di Val d’Elsa che attraversa il paese. Se ci si vorrà assicurare la maglia celebrativa dei 300 anni realizzata da Sportfull, bisognerà affrettarsi a iscriversi, anche perché negli ultimi giorni le tariffe di iscrizione aumenteranno, e comunque resteranno aperte fino alle ore 24,00 di giovedì 15 settembre: 35 euro per l’iscrizione singola; 30 euro per gruppi con un minimo di 10 iscritti; 15 euro per i diversamente abili.
Anche per quest’anno il vincitore della granfondo sarà premiato con la formula “tanto vino quanto pesi”, ossia sarà pesato su una bilancia e gli sarà dato lo stesso valore in peso di bottiglie di vino Gallo Nero.
I percorsi saranno tre, di cui due agonistici ed uno non competitivo: un Lungo di 146km e circa 2800mt-dsl e un Medio di 89km per circa 1800mt-dls; infine un Cicloturistico di 60km per circa 900mt-dsl. L’evento sarà organizzato dalla Chianti Classico Company, in collaborazione con la Ciclistica Grevigiana, che si sono avvalsi della consulenza di Stefano Casagrande (ex professionista su strada) per quanto riguarda la scelta dei percorsi. A sostegno vi sarà, ovviamente, anche il Comune di Radda in Chianti e l’indispensabile volontariato delle due province.
Il bello di questa granfondo è che i due percorsi medio e lungo procederanno di pari passo fino alla fine del medio, ossia fino a Radda in Chianti, dove al bivio dopo la rotonda, posto a un chilometro prima dell’entrata in paese, chi vorrà cimentarsi nel lungo dovrà svoltare in discesa a destra in direzione del Valico del Morellino per affrontare i restanti 56 km finali, con altrettanti 1000mt-dsl.
Quindi raccomandiamo fin da adesso di valutare bene la propria preparazione atletica, poiché dopo questo tratto in discesa di circa 1,5km ci sarà una salita tosta di 9km con pendenze a due cifre che sfiorano subito il 19% ed una pendenza media del 9%. Ma vediamo nei dettagli di come sono questi primi 90km uguali per tutti. Dopo la partenza ufficiale, che sarà data una volta finita la breve discesa che da Radda prosegue in direzione di Castellina in Chianti, si procederà lungo una serie di classici mangia e bevi toscani (gli stessi effettuati dai prof durante la crono del Giro d’Italia) che per circa 12km porteranno il gruppo ancora compatto fino ai piedi di Castellina, dove una serie di curve in salita al 5% allungheranno ulteriormente il serpentone.
Da Castellina inizieremo gradatamente a scendere fino a Quercegrossa (attraversando anche Fonterutoli, il luogo d’incontro dei due cavalieri della leggenda sulle province) per arrivare fino a Fagnano, dove ci sarà una breve salita di un paio di chilometri con uno strappetto al 9%. Quindi via ancora in discesa fino a Ponte a Bozzano dove avremo percorso poco più di un terzo di gara, il nostro computerino segnerà infatti 37km. Da qui fino a Pianella e quindi Bossi e poi Villa Sesta, dove sarà tutto un alternarsi di mangia e bevi in mezzo a dei panorami stupendi fatti di oliveti e vigneti fino a che, dopo 55km di gara, giungeremo a San Gusmè, un paese storico immerso nella campagna senese ai piedi del Monte Luco.
Se fino ad ora ci saremo rilassati e stati a ruota, mettiamoci l’anima in pace poiché da qui in avanti ci aspetteranno 10km di salita che parte subito con due rampe dritte al 12% per poi farci rilassare in dei punti in cui tenderà a scendere leggermente, consentendoci addirittura di inserire la corona grande. Ma poi non appena rientreremo nel bosco, ad un paio di chilometri dalla vetta, le pendenze torneranno di nuovo a due cifre con punte fino al 19%.
Una volta in cima, dove avremo percorso circa 65km di gara, svolteremo a sinistra nel bosco per attraversare prima un falsopiano di circa un chilometro, a cui seguirà una discesa tecnica e veloce, con curve una dietro l’altra a cui occorre fare attenzione, che dopo 10km ci porteranno al bivio sulla SP408.
Da qui svolta a destra in direzione di Gaiole in Chianti, da dove inizierà una salita di circa 5km lungo la SP di Montevarchi, una strada ampia con pendenze facili ma tutta a tirare fino al bivio per Badia a Coltibuono. Qui svolta a sinistra sulla Strada Regionale di Val d’Elsa, sempre in salita, che non mollerà per altri due chilometri prima di trovare la discesa che ci porterà, dopo altri 5km, ai piedi di Radda in Chianti dove chi salirà in paese per terminare il medio dovrà affrontare l’ultimo strappo di circa un chilometro. Come dicevamo prima chi invece opterà per il lungo, al bivio dopo la rotonda dovrà svoltare a destra, giù lungo una discesa veloce fino ai piedi della tanto temuta quanto dura salita di 10km verso il Valico o Passo del Morellino.
Una salita che conosce bene anche Francesco Casagrande (ex pro fratello di Stefano, che ci ha accompagnati durante la nostra ricognizione) in quanto l’ha affrontata nelle due edizioni precedenti di questa granfondo, dove questa salita ha fatto sempre parte del percorso lungo.
Da qui in avanti il percorso sarà esattamente uguale alle edizioni 2014 e 2015. Ossia una volta scollinati da Lucolena (paese che incontreremo dopo poco il valico) al centesimo chilometro di gara scenderemo per 5 km in discesa veloce fino a Dudda per poi risalire verso La Panca. Una salita di altri 5km dalla quale scenderemo ancora fino alla Chiantigiana dopo aver passato Cintoia, località famosa per l’acqua in bottiglia.
Il bivio della Chiantigiana, posto al km 116 del percorso, rappresenterà il giro di boa per tornare verso Radda attraversando prima il paese di Chiocchio, per scendere giù a Greti e quindi raggiungere Greve in Chianti. Da qui troveremo la penultima salita rappresentata dall’ascesa di 6km verso Panzano in Chianti, da cui scenderemo di nuovo attraversando meravigliosi vigneti e uliveti fino a Lucarelli.
Da qui in avanti i coraggiosi che hanno affrontato il lungo troveranno quella che per loro rappresenterà l’ultima salita di questi duri 146km, ossia gli ultimi 8km verso Radda, che anche se avranno pendenze moderate che non superano il 5-6%, dopo oltre 2700 metri di dislivello si faranno sentire comunque nelle gambe.
I commenti dopo la ricognizione del percorso:
Francesco Casagrande: “Quest’anno mio fratello Stefano ha optato per un percorso ancora più duro, all’inizio ci sono molti mangia e bevi abbastanza facili, ma che comunque sommati tutti assieme si faranno sentire nelle gambe, poi la salita del Monte Luco, dove sulle rampe all’inizio chi opta per il medio potrebbe provare ad allungare. Mentre credo che sarà sempre il Morellino quello che farà la differenza sul lungo, anche se poi la salita del Panzano non sarà da sottovalutare”.
Stefano Casagrande: “Mi chiedevano di renderla più dura e così ho fatto. Molti si lamentavano che qui in Toscana non si possono trovare salite lunghe e fare dislivello in pochi chilometri, come ad esempio alla Maratona delle Dolomiti, invece il nostro territorio, e specialmente quello del Chianti Classico, offre percorsi ottimi per la bicicletta a cui si aggiungono panorami spettacolari immersi nella storia e nella tradizione della Toscana, da sempre terra di ciclisti e ciclismo”.
Gerardo Giorgi (Chianti Classico Company): “Quello di questo meraviglioso territorio che vedete alle mie spalle è un quadro naturale che si è costruito nei secoli attraverso la passione e la sapienza di chi ci ha preceduto, un quadro naturale che si presenta anche come luogo ideale per il ciclismo, con centinaia di appassionati che ogni anno ospitiamo un po’ da tutto il mondo. Una causa, quella del ciclismo, che il Consorzio del Chianti Classico ha sposato in pieno da tre anni con la Granfondo del Gallo Nero sempre di più in crescita, a cui quest’anno in onore dei suoi 300 anni si è aggiunta anche la crono del Giro d’Italia”.
Chi è interessato a vedere il video della nostra prova del percorso, con la regia di Massimo Biondi e il mio commento, potrà farlo sui canali e programmi sotto elencati, sia in diretta Tv per la Toscana e regioni limitrofe che in streaming, a partire dal 9 agosto per tutto il mese fino alla data dell’evento.
Programmi e Tv dove andremo in onda:
Gastone Nencini (ch 616): Sprint, tutte le sere ore 20,00
Canale 50 (ch 12 o 191 + diretta streaming): RotoCiclo, merc. 22,30
Teleregione (ch 86 + diretta streaming): Pedalando, mart./giov. 20,00
TV Prato (ch 74 + diretta streaming): Velò, lun. 19,00 e merc. 21,20
Teletruria: Arrivo in Volata, merc. 22,00
Valdarno Channel (ch 92): Ciclissimo, mart. 21,00
Video Presentazione Percorso GF Gallo Nero 2016:
La presentazione del percorso a Stampa e Tv è stata offerta da:
BF Servizi Srl (Impianti Termici Condizionamento)
Via Ermenegildo Pistelli, 34 – Firenze
Tel: 055 607870 – info@bfservizisrl.it
Granfondo del Gallo Nero
Consorzio Vino Chianti Classico
DETTAGLI SUI PERCORSI
PERCORSO MEDIO
89,3Km Dislivello Complessivo: 1800 m Pendenza max: 19% (Monte Luco)
PERCORSO LUNGO
146,7Km Dislivello Complessivo: 2800 m Pendenza max: 19% (Monte Luco e Valico del Morellino)
DETTAGLI SU SALITE E DISCESE
Mangia/Bevi Da Radda a Catellina:12km
Pendenza max 5% sul finale
Discesa da Castellina a Quercegrossa: 7km
Mangia/Bevi da Quercegrossa a Fagnano: 9km
Strappo di Fagnano
Lunghezza 2 km
Pendenza max 9%
Mangia/Bevi da Fagnano a Pianella: 11km (Tot. 43km fatti)
Salita da Pianella a San Gusmè (Tot. 55km fatti)
Lunghezza 12 km
Pendenza max 6%
Salita da San Gusmè a Monte Luco (Tot. 65km fatti)
Lunghezza 10 km
Pendenza max 19%
Discesa da Monte Luco a bivio SP408: 10km
Salita da SP408 a Badia a Coltibuono
Lunghezza 9 km
Pendenza max 7%
Discesa da Coltibuono a Radda: 5km
Salita da Radda a Lucolena (Tot. 100Km fatti)
Lunghezza 10 km
Pendenza max 19%
Discesa Lucolena Dudda: 5km
Salita da Dudda a La Panca
Lunghezza 5 km
Pendenza max 7%
Discesa da La Panca a Via Chiantigiana: 6km (Tot. 116km fatti)
Salita da Chiantigiana a Chiocchio
Lunghezza 3 km
Pendenza max 12% (sullo scollino)
Salita da Greve a Panzano (Tot. 132km fatti)
Lunghezza 6 km
Pendenza max 6%
Discesa da Panzano a Lucarelli: 5km (Tot. 138km fatti)
Salita da Lucarelli a Radda
Lunghezza 8 km
Pendenza max 6%
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