Granfondo Strade Bianche by Trek: se la fai ci vuoi tornare!

Una volta scongiurati pioggia e freddo, delle condizioni meteo ideali hanno fatto vivere agli oltre 5000 cicloamatori un’avventura possibile solo qui in Toscana, nel fantastico scenario della provincia di Siena.

Testo di Leonardo Olmi, foto di Leonardo Olmi (by GoPro) e Sportograf.

A differenza del 2017, rimasto nella storia come l’anno in cui la Granfondo Strade Bianche by Trek è stata flagellata dal maltempo, quella di domenica 4 marzo 2018 rimarrà nella storia, oltre che come terza edizione di questa new-entry nel mondo delle granfondo, anche come quella che fin ora si è corsa nelle condizioni meteo, e più che altre di fondo stradale, ideali. Si, perché a differenza del giorno precedente, in cui la Strade Bianche dei Pro (donne e uomini) è stata caratterizzata da pioggia, vento e freddo, la granfondo di domenica scorsa è stata baciata da una tregua meteo, facendo trovare le strade bianche (o meglio marroni) perfettamente compattate, senza ne fango ne polvere, quasi migliori che quando l’asciutto le rende si bianche, ma polverose e scivolose. Un terreno dove era quasi più piacevole pedalare che sull’asfalto, tanto è vero che sia i ciclisti che le bici non avevano quasi neanche uno schizzo di fango. Una situazione completamente invertita rispetto allo scorso anno, dove i pro avevano corso su di un terreno umido ma compatto e gli amatori sotto la pioggia ridotti a maschere di fango. Quest’anno, le pessime condizioni meteo che sabato 3 marzo hanno colpito Siena e tutta la sua provincia, hanno trasformato questa classica di inizio stagione riservata ai professionisti, in una gara epica che passerà alla storia, dove al posto degli amatori questa volta le facce e le figure dei ciclisti completamente ricoperte di fango erano proprio quelle dei professionisti. Le previsioni per la Granfondo erano infatti buone, con temperature dai 6 ai 10°C, nuvoloso inizialmente, ma con possibilità di schiarite durante la mattinata, e più che altro veniva assolutamente esclusa la pioggia, e così è stato. La partenza era prevista per le 8,30 del mattino dalla Fortezza Medicea di Siena, dove al via erano schierati anche numerosi Vip. Un parterre davvero importante, quello della Granfondo Strade Bianche by Trek, che ha visto schierarsi sotto lo striscione della Trek da Paolo Bettini ad Alessandro Ballan, oltre agli uomini del Team Trek-Segafredo che il giorno prima avevano gareggiato tra i professionisti. Presente allo schieramento di partenza anche il Sindaco di Siena Bruno Valentini, ovviamente in tenuta da ciclista, vista la sua grande passione verso questo sport.

I percorsi in programma erano due, un Lungo di 139km e 2.150mt-dsl e un Medio di 89km per 1250mt-dls. Il bello di questa granfondo è che il percorso lungo avrebbe coinciso esattamente con quello fatto dalle Donne Élite il giorno precedente, ossia un tracciato molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi, specie su sterrato. Nel complesso erano presenti circa 30km di strade sterrate divise in 8 settori (ed anche questi erano tutti in comune con la corsa maschile dei Pro) con un fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie. A differenza di ciò che si poteva pensare, le terribili condizioni meteo, che a causa della nevicata del giovedì precedente la gara e la pioggia del venerdì e del sabato, il fondo era fangoso ma compatto, anche se qua e là vi erano alcune pozze d’acqua facilmente scansabili, vista l’ampiezza delle strade bianche senesi, dove normalmente sono solite circolare ogni giorno le auto dei residenti. Quelle della Granfondo Strade Bianche, rimangono comunque delle condizioni forse molto simili, se vogliamo, a quelle di un Fiandre, ecco perché hanno attirato ed attireranno sempre più la presenza degli stranieri, che amano partecipare a granfondo che si corrono in concomitanza alle gare dei professionisti, vedi appunto Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix e Milano-Sanremo. E un po’ come di consuetudine per tutte questo tipo di Granfondo, anche qua alle Strade-Bianche, viste le difficoltà in programma, i ciclisti si sono dovuti attrezzare con più camere d’aria di scorta, bombolette di fast, borsette sottosella o su tubo orizzontale per avere gel e barrette extra, anche se i ristori erano ampiamente riforniti. Sul finale di gara i percorsi lungo e medio si ricongiungevano, e dopo qualche chilometro intorno alla periferia di Siena, a 900 metri dall’arrivo, si entrava in città oltrepassando la famosa Porta di Fontebranda, per poi affrontare lo strappo di Via Santa Caterina, caratterizzato dal tipico lastricato sul quale, il giorno prima, erano transitati i campioni e i loro idoli. E qui, come per incanto, non si sentiva più né la fatica né il freddo, l’adrenalina saliva a mille, semplicemente perché si aveva la possibilità di pedalare sul mitico strappo finale, quello che di solito fa la differenza nella gara tra gli idoli degli amatori, con tanto di tifo del pubblico a bordo strada. Ricordo che qui la pendenza supera il 10% fino a raggiungere punte del 16%. Ma una volta in cima a questa rampa micidiale, si svoltava a destra con un angolo secco di novanta gradi in via delle Terme. Da qui in avanti ci separano solamente 500mt dall’arrivo con tutta una serie di svolte tra i vicoli e le viuzze di Siena che preannunciano quello che sarà il tanto sognato e desiderato arrivo in Piazza del Campo. Una piazza famosa in tutto il mondo, non solo per la sua arte e storia, ma soprattutto per il Palio, dove proprio come nella corsa di cavalli più antica del mondo, si pedala sulla curva di San Martino, in leggera discesa, prima di passare sotto quell’arco dove il giorno prima erano passati Tiesj Benoot e Anna Van Der Breggen, vincitori rispettivamente tra uomini e donne professionisti. E dove ha lasciato il segno anche quel mito di nome Fabian Cancellara che le mani in Piazza del Campo le ha alzate per ben tre volte nella sua Carriera. Ossia le tre vittorie nella Classica del Nord più a Sud d’Europa che hanno fatto sì che al campione svizzero l’organizzazione assegnasse un tratto di strada bianca, quello di Monte Sante Marie, con tanto di monumento e celebrazione ufficiale. Devo dire che sia in gara che all’arrivo ho assistito a scene davvero memorabili che fanno capire come la passione verso questo sport sia unica e incomparabile ad altri, dove alla fatica che comporta praticarlo, qui alle Strade-Bianche si aggiunge una notevole difficoltà legata alle temperature (visto che si corre ancora in inverno) ed alla tecnica di guida.

A testimonianza di questo ci sono scene come quelle di molti che tiravano fuori il cellulare dalla tasca e, tenendo il manubrio con una mano sola sul lastricato di Piazza del Campo, volevano a tutti i costi immortalarsi mentre tagliavano il traguardo;

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altri che si fermavano sotto l’arrivo e giravano la loro bici a 360°, su cui era montata una telecamerina, per riprendere quella piazza famosa in tutto il mondo che il giorno prima era andata in onda sulle Tv di tutto il mondo; oppure coloro che, come Cancellara due anni fa, alzavano con le braccia la loro bici in segno di vittoria. Oppure chi, come il sottoscritto, che grazie all’invito di RCS ha potuto vivere questa esperienza da fotogiornalista oltre che da cicloturista, montando sulla bici due GroPro è riuscito a documentare con spezzoni qua e là i tratti più esaltanti del percorso, con foto estratte direttamente dalle mie action-cam. Un lavoro lungo e faticoso, ma che ne è valso sicuramente la pena. Di granfondo ne ho vissute, documentate e raccontate tante negli ultimi dieci anni, dalla Nove Colli alla Maratona delle Dolomiti, dalla Gavia-Mortirolo alla Hero mtb, ma le Starde-Bianche di Siena è veramente straordinaria, un mix tra road e mountainbike, tra sport ed avventura, tra spettacolo e meraviglie della natura, che difficilmente è possibile trovare in seno ad altri eventi. Ed ecco perché chi la fa una volta non riuscirà più ad abbandonarla. L’organizzazione della granfondo, curata da RCS Sport e RCS Active Team, è stata, come volevasi dimostrare, impeccabile! Al termine della gara, dopo le ultime foto ricordo ed i selfie in Piazza del Campo, tutti i partecipanti ed i loro accompagnatori hanno potuto godere, presso la Fortezza Medicea, del tradizionale pasta-party, tutto a base della tipica cucina toscana. Anche il pacco gara era ricco di prodotti offerti dagli sponsor, tra cui gli integratori della Named-Sport, acqua Sangemini, pasta e cioccolato fondente, oltre alla tanto ambita maglia commemorativa prodotta da Sportful. Per la cronaca, la Granfondo maschile è stata vinta da Tommaso Elettrico che ha preceduto rispettivamente Vincenzo Pisani e Diego Frignani. Tra le donne ha bissato il successo dello scorso anno Simona Parente su Debora Morri e Michela Menegon.

Per tutte le altre Classifiche potete consultare il sito di MySdam – Endu cliccando qui

Vi ricordo che il servizio fotografico ufficiale della gara è stato realizzato dall’agenzia Sportograf. Tutti i partecipanti della GF Strade Bianche, possono acquistare le loro foto tramite l’efficientissimo sito, che fin da lunedì sera aveva già reso disponibile il pacchetto comprendente stupende immagini scattate da esperti fotografi nei punti più strategici del percorso.

Granfondo Strade Bianche

Organizzazione: RCS Sport – RCS Active Team

Servizio Fotografico Ufficiale – Sportograf

PhotoGallery

 

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