Domenica 1mo maggio, nel giorno della Festa dei Lavoratori, niente riposo per i quasi 1200 ciclisti che alle 8 di mattina in punto hanno voluto far parte del “plotone” che insieme al CT Davide Cassani è partito alla volta dell’Appennino Romagnolo.
Testo e foto di Leonardo Olmi.
La granfondo Dieci Colli è da più di trent’anni sinonimo della città di Bologna ed è oramai diventata, per tradizione ed originalità, un evento riconosciuto ben oltre le mura del capoluogo emiliano, raggiungendo un grande successo anche a livello Nazionale. Dopo essersi trasferita, nelle sue ultime edizioni, a Casalecchio di Reno (BO) – fatta eccezione per l’anno scorso dove partì da via Rizzoli, proprio di fronte alle Due Torri – la Dieci Colli è tornata alle sue origini con la classica partenza dai meravigliosi Giardini Margherita di Bologna.
Un luogo che se vogliamo è un po’ più scomodo dal punto di vista logistico dei parcheggi, ma fantastico una volta che si oltrepassa l’enorme cancello che apre la nostra vista al verde dei giardini bolognesi per eccellenza, dove si ha come l’impressione di passare dal caos cittadino al silenzio della natura con i suoi enormi prati verdi ed i viali circostanti.
Una scelta molto apprezzata da tutti i 1200 iscritti alla granfondo, che con famiglie al seguito hanno sicuramente raddoppiato il numero di coloro che martedì 1mo maggio si sono potuti rilassare all’interno di questo parco nel cuore di Bologna.
Un parco dove, oltre a partenza e arrivo, si trovavano anche, nel raggio di poche decine di metri, zona expo, ritiro numeri e pacchi gara, ed ovviamente il pasta-party finale, dove, strano ma vero, la coda era pressoché inesistente ed il posto a tavola garantito.
Forse, questo era dovuto anche al fatto che la differenza tra i due percorsi (rispettivamente 83 e 133 chilometri) riusciva a smaltire in tempi molto ampi l’arrivo dei ciclisti nel padiglione ristorante. Molto bella anche la zona espositiva, dove si trovava il mercatino degli ambulanti con una vasta scelta di prodotti per ciclisti, abbigliamento, accessori ed integratori ad ottimi prezzi.
Sembrerebbe un gioco di parole, ma la Dieci Colli, partita nell’edizione del 1984 con 300 partecipanti, ha raggiunto anche dieci volte tanto il suo numero di iscritti. Lentamente, la granfondo emiliana è diventata una tra le più note manifestazioni del ciclismo amatoriale a livello italiano, imponendosi anch’essa tra quelle che si fanno rispettare nel tempo. La ragione del successo pare sia perché è sempre rimasta uguale nello spirito, negli anni è solo cambiata la sua location, che con quest’anno ha comunque riconfermato gli storici Giardini Margherita di Bologna, tornando all’interno di quello che è uno dei parchi cittadini più belli d’Italia, forse si è perso il vantaggio di una logistica più gestibile, come poteva essere la Unipol Arena di Casalecchio di Reno, ma si è riacquistato il fascino di partire dalla città.
Le previsioni meteo non davano sole e caldissimo, ma perlomeno escludevano la pioggia, e l’alba del 1mo maggio accoglieva i ciclisti con una buona temperatura ideale per non sudare troppo e dilettarsi ad una bella mattinata da dedicare tutta alla bicicletta.
A guidare il lungo serpentone di ciclisti, un ospite davvero d’onore, un amico della Dieci Colli ormai da anni, il CT della Nazionale Davide Cassani, che ha voluto confrontare se stesso con gli altri cicloamatori sul percorso medio.
Il faentino non poteva far mancare la sua presenza a quella manifestazione che anche lui ha nel cuore, specialmente con il ritorno ai Giardini Margherita: “Un appuntamento a cui non voglio assolutamente mancare. Sono un romagnolo legatissimo a Bologna, per tanti motivi. Qui, proprio ai Giardini Margherita, ho vinto la mia ultima gara da professionista. Tifo Bologna e Virtus, questa è una città che amo. E la Dieci Colli è una granfondo affascinante, da sempre, anche con questo nuovo percorso che riduce i chilometri ma non certo l’impegno. Domani sarò a Gerusalemme, in vista della partenza del Giro d’Italia. Ma qui dovevo esserci a tutti i costi”.
Tra i nomi illustri, oltre a Cassani, erano presenti anche l’ex Pro Luca Paolini ed il signore degli anelli Juri Chechi: “Il mio amore per il ciclismo l’ho ereditato da mio padre. Per me significa tanto: stare insieme agli amici, dedicandosi a uno sport pieno di fascino e storia. Il fattore agonistico? Non è più fondamentale, naturalmente. Anche se qualche sfida tra amici ha senso, aggiunge qualcosa a una passione fortissima”.
Starter della grande classica bolognese il presidente di TPER, Giuseppina Gualtieri, e l’assessore allo sport del Comune di Bologna, Matteo Lepore. Sul palco anche diversi esponenti del Comitato d’onore della manifestazione, da Davide Grilli, presidente della Consulta dello Sport del Comune di Bologna, a Luciano Sita, mentre Paolo Bettini, illustre testimonial della kermesse, è rimasto bloccato da un impegno in Belgio ed ha inviato ai partecipanti un saluto ed un augurio di buona corsa.
Ma tra i personaggi storici, che negli anni hanno onorato con la loro presenza la Dieci Colli bolognese, ci piace ricordare l’ex Premier Romano Prodi, il pugile Rosi, la leggendaria Maria Canins, l’allenatore di calcio Francesco Guidolin, il motociclista Troy Bayliss e tanti altri ancora.
La 34ma edizione della Dieci Colli – Granpremio AssiCoop era valida anche come quarta prova del circuito Romagna Challenge 2018, composto da un totale di 8 prove, e partiva all’insegna della primo Gran Premio AssiCoop.
Tra gli eventi collaterali della 34ma edizione della Dieci Colli vi era anche la 12ma edizione del cicloraduno enogastronomico “Pedalare con Gusto”, organizzato con la collaborazione dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, che vedeva la novità dell’introduzione di un chip personale riservato ad ogni partecipante; questo per motivi di sicurezza che ne garantiva la rintracciabilità sul percorso e la possibilità di scaricare dal sito WinningTime il diploma di partecipazione.
Sempre con partenza dai Giardini Margherita, durante il lungo ponte del 1° maggio, è andata in scena anche la Cronoscalata del Quinzano. L’intera manifestazione, con tutti i suoi eventi collaterali, era organizzata dal Circolo ATC Dozza di Bologna, con un percorso che nelle ultime edizioni è stato ancora una volta rinnovato, ma accorciato nel suo percorso granfondo, portando i ciclisti a pedalare alla scoperta dei colli e delle vallate della provincia di Bologna.
Vi era un medio di circa 83 chilometri, che aveva un dislivello di 1425 metri, oramai rinominato dai più come “5 Colli”, ed il lungo che andava invece a coprire una distanza di circa 133 chilometri con 2586 metri di dislivello. Un percorso fantastico reso ancor più bello dai colori della primavera che, anche se mancava il sole, ci davano un’idea di come siano belle le colline verdi e le valli della Dieci Colli.
Devo dire che, grazie al fatto di avere degli amici ciclisti bolognesi, avevo già avuto modo di pedalare su questi colli, quelli che da Bologna portano verso il Passo della Futa, Rioveggio e Sasso Marconi, ma ogni volta si scoprono strade diverse in mezzo ad una natura incontaminata, che ci fa capire quanto sia bella da pedalare la Nostra Italia, tutta, da nord a sud.
Per un toscano, come il sottoscritto, non è facile essere convinti che ci siano colline più belle che di quelle del Chianti, ma in questa Dieci Colli, anche se gli organizzatori ci hanno portato a fare strappi molto duri, fino al 20%, abbiamo pedalato in mezzo a stupende colline dove il traffico era pari a zero e l’unico rumore era quello della catena che saliva sul cambio e del respiro affannoso di noi ciclisti.
Alla fine, riconosco che la sveglia all’alba ne è valsa davvero la pena per pedalare questa rinnovata Dieci Colli, a cui darei un bel nove e mezzo (il 10 non si da mai) dove si mescolavano agonismo e cicloturismo, e dove si poteva scegliere se fare la gara a tutta a capo basso o se ogni tanto alzare lo sguardo dalla ruota di chi ci precedeva (magari tenendosi a debita distanza) e godersi un po’ dello spettacolo della natura che solo la bici ci consente di godere.
Quindi devo fare anche un plauso all’ottima organizzazione che, attraverso i suoi ammirabili ed indispensabili volontari, ha fatto si che su entrambi i percorsi fosse sempre garantita una delle priorità principali, ossia la sicurezza.
Venendo alla gara, che ha visto una partenza controllata per i primi dieci chilometri dietro macchina, Giampaolo Busbani è stato l’assoluto protagonista della corsa, chiusa in 3:36:25 alla media di 36.6 chilometri orari. Il portacolori della Cicli Copparo è uscito dal gruppo pochi chilometri dopo il via, ispirando una fuga a quattro con Beppe Corsello e Luca Anelli, poi dirottati sul percorso medio, e Christian Pazzini; ha poi resistito al rientro del compagno di squadra Fabio Cini e di Stefano Cecchini dello Scott Team, regolandoli negli ultimi chilometri lungo la discesa di via Siepelunga e all’arrivo dentro ai Giardini.
Per Ilaria Lombardo secondo successo alla classica bolognese, dopo quello della scorsa edizione, in 3:58:19, alla media di 33.2 chilometri orari, davanti a Debora Morri e Maria Cristina Prati.
Vi ricordo che il servizio fotografico ufficiale della gara è stato realizzato dalla nota agenzia FotoStudio5. Tutti i partecipanti alla Dieci Colli, possono acquistare le loro foto tramite l’efficientissimo sito, che dal mercoledì sera seguente la gara ha reso disponibile il pacchetto comprendente stupende immagini scattate da esperti fotografi nei punti più strategici del percorso. Novità assoluta di FotoStudio5 è stata quella di collegarsi al sito GetPica.com che attraverso il Pica Code (sia a barre che numero) vi consente, inserendo il codice, di trovare immediatamente le vostre foto, scaricarle e condividerle con i vostri amici.
Servizio Fotografico by FotoStudio5