La Media World Cup festeggia con successo la sua 4à edizione.

Sono state le strade ed i parchi naturali della Polonia orientale, alla periferia di Lublino, lo scenario che ha portato giornalisti e media da ogni parte del mondo a partecipare alla Coppa del Mondo di Ciclismo riservata ai media.

Testo di Leonardo Olmi, foto di Leonardo Olmi ed Organizzazione.

È stata una settimana di tempo incerto anche se le temperature erano alte, che poi si è comunque conclusa all’insegna del sole e senza la tanto temuta e odiata pioggia da parte dei ciclisti. Sto parlando della settimana che da mercoledì 19 a sabato 22 giugno ha accolto giornalisti e tutti coloro che lavorano nel mondo dei media, ma con la passione per la bicicletta, sulle strade della Polonia dell’est, quasi al confine con l’Ucraina. Il quartier generale dell’evento era a Lublino, dove per ospitare i media Mr. Maiusz Herman, il Deus ex machina del MWCup, aveva scelto il centralissimo Hotel Europa, posto nella bellissima piazza centrale della città, famosa per le sue fontane e gli show d’acqua da esse prodotte. L’Hotel Europa, oltre ad essere un 4 stelle, era anche fornito di parcheggio privato, stanza deposito per le bici ed un ottimo ristorante, anche se la città vecchia, a soli 300 metri dall’hotel, forniva altrettanti ristoranti, pub, gelaterie e di tutto di più. Quindi davvero un’ottima scelta quella di Maiusz Herman apprezzata da tutto il gruppo dei media provenienti un po’ da tutto il mondo: Belgio, Olanda, Inghilterra, Polonia, Germania, Francia, Russia, Ucraina, Cina, Taiwan, USA e Italia. Chi, a differenza del sottoscritto che è andato in auto portando le proprie bici, ha preso un aereo e quindi o ha portato una sola bici oppure nessuna, poteva tranquillamente noleggiarne una attraverso la fornitissima struttura di Andrzej Sypyrkowski, ex professionista su strada che di ciclismo se ne intende. Lo staff di Andrzej per tutti e tre i giorni ha messo a disposizione bici sia da strada che mountainbike dei marchi Atala e Whistle (marchi italiani molto apprezzati in Polonia) tra quelle del suo parco bici. Ad eccetto del giovedì, che era dedicato ad una pedalata lungo il fiume Vistola con partenza e rientro da Kazimierz Dolny, le altre due giornate di venerdì e sabato erano dedicate alle competizioni, la prima in Mtb e la seconda su strada. Le gare in programma erano appunto due: venerdì 21 giugno è andata in scena una gara di mountainbike di circa 16 chilometri, ricavata all’ultimo momento su un circuito di 5,5 km, accorciata rispetto al programma originale per via dei temporali che durante le settimane precedenti avevano reso impraticabile parte del percorso ideato inizialmente. La partenza ufficiosa era dalla bellissima piazza del mercato della città medievale di Kazimierz Dolny, sulle rive del fiume Vistola, per poi arrivare, dopo un trasferimento dietro auto di 5km, al piccolo paese di Bochotnica, da cui partiva la gara ufficiale che si svolgeva all’interno di un meraviglioso parco fatto di boschi, canyon e bellissime colline, in mezzo ad una natura tanto incontaminata, quanto perfetta per chi ami la mountainbike. Il percorso era perfettamente segnalato ed appositamente presidiato, ma si è potuto notare che la zona offre una miriade infinita di percorsi con le tante strade che si intrecciavano l’una con l’altra. Mentre sabato 22 giugno si è corsa la gara in linea su strada, realizzata su un circuito di 40 chilometri da ripetersi due volte. Partenza ed arrivo si trovavano dalla stupenda piazza principale di Zamość, Grande Piazza del Mercato, dove si respirava anche un po’ d’aria di casa in quanto l’architetto che progettò e disegnò i suoi palazzi era italiano. Anche qui, come per la mountainbike, le previsioni meteo che vedevano l’arrivo di forti temporali, hanno fatto prendere all’organizzazione la giusta decisione di dimezzare la gara, per un totale di 60km, ossia con i 10km all’andata e quindi al ritorno che servivano per entrare ed uscire dal circuito. Anche se poi alla fine non è piovuto e non è arrivato nessun temporale, ma la gara essendo più corta è venuta anche più dura. Le difficoltà altimetriche non erano per niente impressionanti, poiché vi erano soltanto una salita di circa due chilometri sul finale, con pendenze max del 6%, un altro strappo al 5% di circa 1,5 km poco dopo ed ancora un altro strappetto prima di rientrare a Zamość. Ma la gara era comunque resa dura dai lunghissimi tratti di pianura dove tra scatti e medie elevate non era facile rimanere in gruppo. E’ stata una  edizione della Media World Cup Series sempre in crescita tra le più numerose fatte fino ad oggi, con oltre sessanta partecipanti, e con una concorrenza spietata, dato che anche in Polonia, negli ultimi anni, il ciclismo e la passione per la mountainbike sono sempre più in crescita. Chi, come il sottoscritto, ha optato per unire l’agonismo al turismo è giunto in Polonia con qualche giorno di anticipo, dove oltre ad avere il tempo per studiare i percorsi delle gare, poteva andarsi a fare anche una bella pedalata lungo l’infinita rete di piste ciclabili che si trovano nella zona del Park Ludowy di Lublino, lungo il fiume Bystrzyca.

Devo dire che il controllo delle strade e del traffico durante le competizioni è stato sicuramente all’altezza di quello che si compete ad una gara ciclistica su strada e ad una Coppa del Mondo, seppur dei giornalisti, con tanto di tifo della gente locale, che ci ha fatti sentire quasi come ad una vera e propria gara internazionale. Ma veniamo a raccontarvi come sono andate le due gare per chi vi scrive, Leonardo Olmi, che ha fatto due ottime prestazioni sia nella gara dedicata alle ruote grasse che a quella su strada, portando a casa due titoli mondiali, uno per ogni prova. Nella gara di mountainbike sono partito in testa all’imbocco della prima salita, subito dopo il pronti via, mantenendola per quasi tutto il primo giro, quando poi sono stato ripreso dal collega polacco Macek Krysztal, molto più giovane di me (36 anni) e per questo appartenente alla categoria M1. Con Krysztal, che oltre ad avere l’aspetto da ciclista esperto ed allenato, ha anche partecipato a molte gare internazionali, quali ad esempio la Hero Südtirol Dolomites per ben tre volte ottenendo ottimi risultati, siamo andati insieme per quasi tutto il secondo giro. Poi il polacco ha allungato vincendo l’assoluta e lasciando al sottoscritto un’inaspettata piazza d’onore che comunque mi conferiva la vittoria della categoria M3. Per la mia ottima prestazione posso sicuramente ringraziare il fatto che il percorso non era molto tecnico, anche se vie erano salite al 19-20% ma comunque con discese facili adatte ad uno stradista come me. Un percorso a circuito che era molto simile ad una gara di Cross Country, dove una volta fatto il primo giro si memorizzava il percorso e non si avevano più sorprese. Anche per questo la media di gara ha superato i 22 kmh. Anche la mia Specialized Epic S-Works, messa a punto da Cicli Taddei, mi ha sicuramente aiutato. Storia simile nella gara su strada, dove ero sempre in sella ad una delle mie S-Works portate dall’Italia. Dopo lo start ufficiale si forma un gruppetto di una quindicina di corridori dove ogni tentativo di fuga, sui lunghissimi rettilinei in pianura, viene subito vanificato. Sul primo dei tre strappi di circa due chilometri con pendenze massime del 6% prende il largo una fuga a cinque che viene ripresa a 10 km dall’arrivo, dove il gruppo si ricompatta per un arrivo allo sprint. Io rimango sempre nelle prime quattro posizioni fino all’ultima curva, prima di entrare sul pavé nel centro di Zamość, ma vengo chiuso e perdo la posizione senza potermi giocare lo sprint che viene vinto dal giovanissimo giornalista olandese Sjors Beukeboom, della categoria M1. Come nella mountainbike, con il mio quinto assoluto, dopo una gara velocissima corsa ad oltre 36kmh di media conquisto comunque la vittoria di categoria sempre negli M3, portando così a casa dalla trasferta polacca due medaglie e due maglie valevoli per 2 titoli Mondiali Giornalisti. Al di là dei risultati ottenuti, quella in Polonia è stata una trasferta apprezzata da tutti i colleghi giornalisti e facenti parte dei media. Un lungo fine settimana di festa e divertimento che ha lasciato in ognuno di noi la voglia di partecipare alla prossima edizione del Media World Cup che per il prossimo anno si svolgerà di nuovo in Polonia, anche se in una località diversa. Ma dalla sesta edizione potrebbe anche trasferirsi ogni anno in una nazione diversa cercando di coinvolgere il maggior numero possibile di addetti ai media ed al giornalismo mondiale, con la passione per la bicicletta. Si perché il Media World Cup organizzato da Mariusz Herman ha dimostrato di essere sempre più in crescita ogni anno.

Media World Cup Series

 

 

 

 

 

 

Hotel Europa Lublino

 

 

 

 

 

 

 

Polska Fundacia Narodova

 

 

 

 

 

Lubelskie Taste Life

 

 

 

 

 

Ringraziamenti agli Sponsor:

Specialized (bici, scarpe e casco)

Oakley (occhiali sportivi)

Inkospor (integratori alimentari)

GripGrab (Bike Wear)

Think+ (Bike Wear)

I-Bike by Skopre

(ciclocomputer e lettore di Potenza)

 

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