In questa intervista esclusiva al tre volte Campione del Mondo Marathon di mountainbike, scoprirete cosa ama mangiare, come e dove si allena, ma anche quali devono essere le caratteristiche fondamentali di una mountainbike. Inoltre ci svelerà quali sono i suoi due principali obbiettivi del 2023 ed il suo interesse per le Granfondo su strada in Italia.
Testo di Leonardo Olmi foto archivio pagine social di Alban Lakata.
Alban Lakata, classe 1979, nasce a Lienz in mezzo alle montagne del Tirolo Austria e invece di diventare un campione di sci, a 25 anni entra nel mondo Elite della mountainbike che nel corso dei suoi 18 anni di attività gli regala ben 3 titoli mondiali nella mtb Marathon 2010, 2015 e 2017, ma anche 4 medaglie d’argento.
Non solo, il 2013 ed il 2018 saranno anche gli anni in cui Lakata si prende la maglia di Campione Europeo. Ma il suo palmares non si ferma qua, a casa sua in Austria conquista ben 8 titoli di campione nazionale austriaco andando comunque per altre sette volte a podio.
Se poi andiamo a vedere gli altri suoi podi nel mondiale e nell’europeo ne troviamo ben quattro nel primo e tre nel secondo. Una sfilza infinita di podi e vittorie che negli anni gli hanno valso il soprannome di Albanator. Il suo fisico possente e le sue capacità di resistenza gli hanno dato le caratteristiche di maratoneta e lo hanno portato anche a partecipare molte gare a tappe tra cui la Cape Epic in Sudafrica, la gara di una settimana a tappe più dura al mondo.
Tra le marathon Lakata vanta anche ben 3 vittorie alla Leadville Trail 100 mtb Marathon (2012, 2013 e 2015) la seconda più antica delle famose gare di mountain bike marathon di 100 miglia (160 km) che si svolgono negli Stati Uniti; e la vittoria alla Roc d’Azur del 2010. Oltre a tutto ciò Albanator ha anche partecipato sia alla recente prima edizione del Mondiale Gravel in Veneto che alla Granfondo su strada più dura al mondo, la Ötztaler Radmarathon di Sölden in Austria (227 km per 5.500 metri dsl). Dall’inizio della sua carriera, Alban Lakata è poasato dalla Specialized alla Trek e la Topeak per poi correre dal 2019 nell’attuale Team Bulls.
A 43 anni Alban Lakata non si è ancora stancato di continuare ad allenarsi e correre, ma chiediamo a lui cosa ne pensa, come si allena e quali sono i suoi programmi.
1) A che età hai iniziato ad andare in bicicletta e perché ti sei appassionato alla mountainbike?
Andavo in bicicletta già da bambino e adolescente, ma era più per divertimento che per allenamento. Poi nel mio ultimo anno da U23 è diventato più serio con le corse e l’allenamento, incluso avere un preparatore. Amo stare in montagna e in MTB è un modo ancora più bello per esplorarle, perché nelle discese ci si può divertire.
2) Lienz e l’Austria dove sei nato e risiedi offrono percorsi ideali per andare in bici ed allenarsi, ma non in inverno. È per quello che pratichi lo sci di fondo che alterni a ritiri alle Canarie?
In inverno faccio molto scialpinismo. Il mio sport preferito oltre al ciclismo. Faccio anche sci di fondo, corsa, palestra e ciclismo indoor come parte del mio allenamento invernale. Una o due volte nel periodo freddo vado a Gran Canaria sulla mia amata isola in Spagna. Il posto migliore per andare in bicicletta.
3) Come programmi la tua preparazione invernale tra palestra, sci di fondo e ritiri alle Canarie? Di solito con che criterio settimanale alterni la bici da strada alla mountaibike?
In bassa stagione non vado più o meno in MTB. I sentieri sono coperti di neve e ghiaccio, quindi devo stare sull’asfalto o sui rulli, ma questo in combinazione con alcuni sport invernali mi dà una bella variazione nella mia routine di allenamento e mantiene tutto il mio corpo in forma durante l’inverno. Questo è anche il motivo principale per cui mi piace ancora allenarmi dopo più di 20 anni come professionista. Non è mai noioso e mi tiene motivato.
4) Qual è la tua alimentazione e dieta alimentare preferita? Dai importanza alla carne rossa per le proteine, alla pasta per i carboidrati, a frutta e verdura per le vitamine ecc.., oppure pensi che vadano comunque aggiunti gli integratori alimentari?
Mi piace quasi ogni tipo di cibo, ma un ottimo piatto per me come pasto pre-gara è un filetto di bistecca con patate al rosmarino. Come nell’allenamento, preferisco anche una variazione nel cibo per ottenere tutto ciò di cui il mio corpo ha bisogno. Quando ascolti attentamente il tuo corpo ti dice cosa dovresti mangiare. Gli unici integratori che prendo regolarmente sono Omega3 e Spirulina.
5) Cosa significa affrontare la gara a tappe più dura al mondo, come la Cape Epic?
La Cape Epic è la gara più dura che conosca e necessita di una preparazione molto specifica. È anche speciale perché la fai in coppia e con ciò possono verificarsi ancora più problemi. Trovare un partner adatto è fondamentale e il materiale deve essere a prova di proiettile. La mia squadra Bulls ha una grande storia con l’ACE e grazie a questa molta esperienza. Ogni anno è la prima grande gara del calendario e per questo motivo è una grande motivazione per allenarsi duramente durante l’inverno.
6) Quali consideri le vittorie più belle della tua carriera e come ci si sente ad indossare la maglia di Campione del Mondo per ben tre volte?
Certo, le mie vittorie più importanti sono le 3 medaglie d’oro e le 4 medaglie d’argento ai Mondiali. Sono anche orgoglioso dei miei 2 titoli di campione europeo, 8 titoli di campione nazionale e 3 vittorie di Leadville 100, incluso il record del percorso. Ho sempre sentito un po’ di pressione quando indossavo la maglia iridata in una gara, ma ora con una certa distanza penso che provenisse solo dall’emozione di essere uno dei migliori al mondo.
7) Quando è nato e perché il tuo soprannome di Albanator?
Il mio soprannome Albanator mi è stato dato dal mio ex team manager. È legato all’austriaco Arnold Schwarzenegger (alias Terminator) e alla sua statura muscolare. Mi piace il soprannome da usare quando si vince con stile.
8) Cosa rappresenta per te la Ötztaler Radmarathon? Vi hai partecipato più volte perché si corre in Austria, per allenamento o per il suo fascino, essendo la granfondo su strada più dura al mondo. Parteciperai di nuovo nel 2023? Punterai ancora al podio o alla vittoria?
La ÖRM è probabilmente la Gran Fondo di un giorno più prestigiosa, o almeno lo è per me. Il mio grande obiettivo quest’anno è quello di migliorare il mio 3° posto rispetto allo scorso anno. La gara mi si addice e amo la sfida della sua durezza. L’attenzione nella mia formazione è già rivolta a questo grande evento.
9) Come è stata la tua esperienza al primo Mondiale Gravel della storia in Veneto corso a fianco dei professionisti della strada? Vi parteciperai di nuovo?
Le gare Gravel in generale sono affascinanti per me e i Gravel Worlds dell’anno scorso hanno messo benzina nel mio fuoco per questo. È stato un grande evento in una location davvero fantastica. Sfortunatamente, non ero abbastanza preparato per una gara così veloce. Quest’anno voglio fare molto meglio!
10) Oltre alla bici e gli allenamenti cosa fai nella vita? Quali sono le tue passioni?
Oltre al ciclismo cerco di trascorrere più tempo possibile con la mia famiglia. Finalmente inizio a trovare un buon equilibrio tra il mio ciclismo e la vita familiare, ma credo di poter ancora fare di meglio.
11) Quanto conta la bici nella mountainbike? Parlaci della tua bici e del tuo Team Bulls.
È ovviamente molto importante. Funzionalità e affidabilità sono la chiave del successo. Il telaio e le sospensioni devono avere una buona cinematica per un trasferimento di potenza ottimale, ma anche altre parti come la trasmissione e le gomme sono vitali. Nelle maratone c’è un’altra cosa importante ed è l’ergonomia. I punti di contatto come manopole, sella e pedali sono molto importanti quando trascorri ore in bicicletta. Qualsiasi dolore o disagio può causare un cattivo risultato o addirittura un dnf.
12) Quali sono i tuoi obbiettivi per il 2023? In quali gare ti vedremo prossimamente? Oltre alle marathon di mountainbike, farai anche qualche granfondo su strada?
ÖRM e Gravel Worlds sono i miei obiettivi più grandi per quest’anno, ma ci sono molte altre gare in cui vorrei puntare a un buon risultato ai Marathon World Champs, Marathon World Cups, forse Unbound Gravel e altre ancora.
Stupidamente come mountain biker professionista non sono autorizzato a prendere parte alla maggior parte delle grandi Granfondo in Italia. Mi piacerebbe correre quelle famose come Marathon dles Dolomites, Nove Colli, Sportful ecc. Forse dovrò aspettare fino al mio ritiro, ma per ora per fortuna ci sono ancora tante belle gare nella mia to-do-list 🙂
Grazie Mille per il tempo che ci hai dedicato Alban! Ti auguriamo di raggiungere i tuoi obbiettivi ed in bocca al lupo per i tuoi prossimi appuntamenti su due ruote.
FORZA ALBANATOR !!!
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ENGLISH TEXT
Character of the month: Alban Lakata.
In this exclusive interview with the three-time mountain bike Marathon World Champion, you will find out what he loves to eat, how and where he trains, but also what the fundamental characteristics of a mountain bike must be. He will also reveal his two main goals for 2023 and his interest in the italian road Granfondos.
Alban Lakata, was born in Lienz 1979, in the middle of the Tyrolean mountains of Austria and instead of becoming a ski champion, at the age of 25 he entered the Elite world of mountain biking which in the course of his 18 years of activity gave him no less than 3 world titles in mtb Marathon 2010, 2015 and 2017, but also 4 silver medals. Not only that, 2013 and 2018 will also be the years in which Lakata takes the European Champion jersey. But his palmares doesn’t stop there, at his home in Austria he conquers 8 Austrian national champion titles, however going on to the podium another seven times. If we then look at his other podium finishes in the world and European championships, we find four in the first and three in the second. An endless string of podiums and victories which over the years have earned him the nickname of Albanator. His powerful physique and endurance skills gave him the characteristics of a marathon runner and also led him to participate in many stage races including the Cape Epic in South Africa, the toughest week-long stage race in the world. Among the marathons Lakata also boasts 3 victories at the Leadville Trail 100 mtb Marathon (2012, 2013 and 2015) the second oldest of the famous 100-mile (160 km) marathon mountain bike races held in the United States; and the victory at the Roc d’Azur in 2010. In addition to all this, Albanator has also participated in both the recent first edition of the Gravel World Championship in Veneto and in the hardest road Granfondo in the world, the Ötztaler Radmarathon in Sölden in Austria (227 km for 5,500 meters of positive ascent). From the beginning of his career, Alban Lakata is moved from Specialized to Trek and Topeak to then race from 2019 in the current Team Bulls.
At 43 years old, Alban Lakata hasn’t yet tired of continuing to train and race, but we ask him what he thinks, how he trains and what his plans are.
1) At what age did you start cycling and why did you become passionate about mountain biking?
I was cycling already as a kid and teenager, but that was more for fun and not training. Then in my last year U23 it became more serious with racing and training including having a coach.
I love being in the mountains and on a MTB it’s even a greater way to explore them, because you can have fun on the descents.
2) Lienz and the Austria where you were born and where you live offer ideal routes for cycling and training, but not in winter. Is that why you practice cross-country skiing alternating with retreats in the Canary Islands?
In winter I do a lot of ski touring. My favorite sport beside cycling. I also do cross country skiing, running, gym and indoor cycling as a part of my winter training. Once or twice in the cold time I travel to Gran Canaria on my beloved island in Spain. The best place to ride your bicycle.
3) How do you plan your winter preparation between gym, cross-country skiing and retreats in the Canary Islands? How do you usually switch between road bikes and mountain bikes on a weekly basis?
In the off-season I more or less ride no MTB. Trails are covered in snow and ice, so I have to stay on asphalt or on the stationary bike, but this in combination with some winter sports gives me a nice variation in my training routine and keeps my whole body fit over the winter. That’s also the main reason why I still enjoy training after more than 20 years as a professional. It never gets boring and it keeps me motivated.
4) What is your favorite food and diet? Do you give importance to red meat for proteins, pasta for carbohydrates, fruit and vegetables for vitamins, etc., or do you think that food supplements should still be added?
I nearly like every kind of food, but one great dish for me as a pre-race meal is a filet steak with rosemary potatoes. Like in training I also prefer a variation in food to get everything my body needs. When you listen carefully to your body it tells you what you should eat. The only supplements I take regularly are Omega3 and Spirulina.
5) What does it mean to tackle the toughest stage race in the world, like the Cape Epic?
The Cape Epic is the toughest race I know and it needs a very specific preparation. It’s also special because you do in a team of two and with that even more troubles can occur. Finding a matching partner is crucial and the material has to be bullet proof. My team Bulls has a big history with the ACE and due that a lot of experience. Every year it’s the first big race on the calendar and due that a great motivator to train hard over the winter.
6) What do you consider the best victories of your career and how does it feel to wear the rainbow jersey for three times?
Sure, my most important victories are the 3 gold medals and the 4 silver medals at World Champs. I’m also proud of my 2 Euro Champ Titels, 8 National Champ Titels and 3 Leadville 100 wins including holding the course record.
I always felt some pressure when wearing the rainbow jersey in a race, but now with some distance I think it only came from the emotion of being one of the best in the world.
7) When was born and why your nickname of Albanator?
My nickname Albanator was given from my former team manager. It’s related to the Austrian Arnold Schwarzenegger (alias Terminator) and his muscular stature. I like the nickname be used when winning with style.
8) What does the Ötztaler Radmarathon represent for you? You have participated several times because it is run in Austria, for training or for its charm, being the hardest road marathon in the world. Will you participate again in 2023? Will you still aim for the podium or the win?
The ÖRM is probably the most prestigious one day Gran Fondo, or at least it is for me. My big goal this year is to improve my 3rd place from last year. The race suits me and I love the challenge of its toughness. The focus in my training is already set towards this big event.
9) How was your experience at the first Gravel World Championship in history in Veneto alongside road professionals’ cyclists? Will you participate again?
Gravel races in general are fascinating for me and the Gravel Worlds last year put petrol into my fire for it. It was a great event in a really cool location. Unfortunately, I wasn’t prepared good enough for such a fast race. This year I want to do much better!
10) Besides the bike and training what do you do in life? What are your passions, your family?
Beside cycling I try to spend as much time as possible with my family. I finally start to get a good balance between my cycling and family life, but I believe I can still do better.
11) How important is the bike in mountain biking? Tell us about your bike and your Team Bulls.
It’s obviously very important. Function and reliability are the key to success. The frame and suspension have to have a good kinematic for optimal power transfer, but also other parts like drive train and tires are vital. In marathon racing there is another important thing and that’s ergonomics. The touching points like grips, saddle and pedals are very relevant when you spend hours on your bike. Any pain or discomfort can cause a bad result or even a dnf.
12) What are your goals for 2023? In which races will we see you next? In addition to the mountain bike marathons, will you also do any road Granfondos?
ÖRM and Gravel Worlds are my biggest goals for this year, but there are many more races I would like to strive for a good result at Marathon World Champs, Marathon World Cups, maybe Unbound Gravel and some more.
Stupidly as a professional mountainbiker I’m not allowed to take part on most of the big Granfondos in Italy. I would love to race the famous ones like Marathon dles Dolomites, Nove Colli, Sportful etc. Maybe I have to wait for it until my retirement, but for now luckily there are still many nice races on my to-do-list 🙂
Thank you very much for the time you have dedicated to us Alban! we wish you to reach your goals and good luck for your next appointments on two wheels.
GO ALBANATOR !!!
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