Domenica 24 e lunedì 25 Aprile sono state percorse le due tappe conclusive di questi quattro giorni dedicati a pedalare lungo le strade che attraversano le vigne e i vigneti da cui nascono i vini più famosi e rinomati al mondo della Toscana
Testo di Leonardo Olmi, foto di Leonardo Olmi e Organizzazione
Il giorno della festa della liberazione, ha riportato quelli che ormai abbiamo affettuosamente chiamato “Enoici” da dove erano partiti, ossia dal Castello di Fonterutoli (www.fonterutoli.com), a Castellina in Chianti. Nei due giorni conclusivi di questa pedalata all’insegna dell’enogastronomia, come da previsioni, anche l’acqua (oltre al tanto vino proposto la sera a cena) non si è fatta mancare. Se i primi due giorni di venerdì 22 e sabato 23 aprile, avevano minacciato pioggia, ma avevano risparmiato i 41 avventurieri dall’indossare mantellina e indumenti per proteggersi dall’acqua, quella di domenica 24 è stata, ahimè, una giornata che ha rimesso in conto anche ciò che era stato graziato alla vigilia, accompagnando il gruppo per tutto il trasferimento. Giornata di fresco ma niente pioggia, quella della tappa conclusiva che riportava i ciclisti a Castellina in Chianti.
La 3° tappa di domenica 24 aprile, aveva in programma il trasferimento degli Enoici da Scansano a Donoratico. Si trattava di una tappa lunga, in quanto si dovevano percorrere 134 km (con 1.256 metri di dislivello), ma pedalabile con i primi chilometri in leggera salita per poi affrontare una comoda discesa di circa 15 Km che avrebbe portato il gruppo a Istia d’Ombrone, con scorci mozzafiato sul mare e spettacolari colline ricche di vigneti. Dopo un lungo tratto in pianura con salita finale, veniva raggiunta Massa Marittima, uno dei gioielli della Maremma. Il plotone proseguiva nella zona delle colline metallifere verso la val di Cornia attraverso strade remote immerse in dei parchi naturali, per raggiungere Suvereto, località inserita nel circuito dei “I borghi più belli d’Italia” e famosa per i vini della Val di Cornia. Da qui veniva affrontata una lunga salita pedalabile che li avrebbe portati a Sassetta da dove iniziava la discesa verso Castagneto, feudo del conte Ugolino Della Gherardesca cantato da Dante e casa di Giosuè Carducci. Con gli ultimi chilometri si giungeva nei pressi di Donoratico sulla Costa degli Etruschi dove era previsto il pernotteremo all’hotel Il Bambolo www.hotelbambolo.com, con in programma la visita di una famosa cantina di Bolgheri ed una cena privata esclusiva per gli Enoici.
La mattina seguente era prevista la 4° e conclusiva tappa che avrebbe riportato il gruppo di ciclisti da Donoratico fino a Fonterutoli, la tenuta di Francesco Mazzei, colui che, come abbiamo detto, dopo aver iniziato questa idea dell’Enoica l’anno passato con una pedalata in mountainbike, visto il successo, ha pensato bene di riportare la stessa idea su strada. Quest’ultima tappa, si presentava anch’essa lunga e impegnativa (118 km per 2.145 metri di dislivello) ma partiva subito in maniera spettacolare in mezzo alle vigne della via Bolgherese fino a Bolgheri, percorrendo l’imponente viale di cipressi celebrato dal Carducci. Quindi dalla Bolgherese si proseguiva verso Bibbona per poi giungere alle Saline di Volterra da dove, in un paesaggio indimenticabile, veniva affrontata la salita impegnativa che porta fino a Volterra, importante insediamento di origine etrusca, famosa per gli alabastri. Da qui in avanti tutto un continuo saliscendi fino a San Gimignano, meravigliosa città medievale nota in tutto il mondo per le sue numerose torri, dalla quale si proseguiva verso Poggibonsi. Dalla popolosa cittadina della Val d’Elsa una lunga salita pedalabile li avrebbe riportati nel territorio del Chianti Classico fino a Castellina in Chianti, dove si chiudeva l’anello partito quattro giorni prima arrivando dopo 5 Km a Fonterutoli.
Continuate a seguirci per saperne di più su quelle che saranno le prossime edizioni sia delle prossima Enoica Road che Enoica Mtb.
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