Nonostante le previsioni meteo abbiano tentato di rovinare la festa in programma per il 1° maggio al cospetto dell’arena di Verona, quello dell’ultimo weekend di aprile si è rivelato un fine settimana indimenticabile. La gara era valida anche per la 17ma Coppa della Stampa Giornalisti (Camp. Ita. Granfondo).
Testo di Leonardo Olmi, foto di Leonardo Olmi, Organizzazione e Foto Studio 3.
Alla prima non ero presente, quindi non saprei cosa dire, anche se ne avevo sentito parlare molto bene, ma a mio modesto parere questa seconda edizione della Granfondo Avesani Luca – Cycling Marathon (a cui ho avuto il piacere di partecipare in quanto anche gara valida per la 17ma Coppa della Stampa Giornalisti) ha dimostrato di essere una manifestazione destinata a crescere in maniera esponenziale. La granfondo era organizzata dal Team Avesani Bike (guidato da Marino Martini e Ivan Cristofaletti) deve il suo nome alla memoria di Luca Avesani (amministratore del pastificio omonimo), grande appassionato di ciclismo, tragicamente scomparso dieci anni fa a causa di un incidente in moto.
Questa nuova gestione della granfondo vedeva il sostegno del Comune di Verona e di Agsm. La gara prevedeva partenza e arrivo da Piazza Bra all’ombra della stupenda arena di Verona. L’organizzazione metteva a disposizione anche delle convenzioni con gli alberghi della periferia veronese, ma la scelta migliore era sicuramente quella di trovare un B&B non troppo distanze da Piazza Bra, dato che ce ne sono tantissimi in zona centrale e visto che la partenza era prevista per le 8,00 del mattino.
Una comodità che, specie domenica 1° maggio, non era da sottovalutare in quanto le previsioni meteo del sabato mettevano pioggia fin dalle nove del mattino, per cui essere vicino al nostro albergo, con la possibilità di cambiarci anche all’ultimo minuto, poteva essere molto utile e decisivo.
E poi la città di Verona offre anche una grande varietà di fast-food, ristoranti e pizzerie, oltre ovviamente alle sue bellezze artistiche e lo shopping, per cui stare vicino al centro, si dimostrava davvero la soluzione migliore, così com’è stato per il sottoscritto. Fortunatamente Giove pluvio ci ha voluto bene, visto che non è mai caduta neanche una goccia d’acqua.
La pioggia avrebbe veramente rovinato quello che è lo svilupparsi di questa granfondo tra le meravigliose colline della Valpolicella e soprattutto della Lessinia. Una granfondo che, una volta usciti dalla città, ci faceva attraversare colline dominate da uliveti e vigneti, ma anche tanti ciliegi.
Non a caso, infatti, il ricco pacco gara conteneva, oltre a due confezioni di tortellini Avesani, anche una bottiglia di vino e una d’olio. I percorsi erano due, un Classico di 86km per 1450mt di dislivello ed un Superiore di 125km per 2300mt di dislivello.
Entrambi i percorsi viaggiavano di pari passo per i primi 65km, dove poi per il Superiore si svoltava a sinistra e per il Classico a destra. Una volta usciti da Verona, dopo un tratto pianeggiante di circa 18km, si raggiungeva il paese di Montorio, dominato dal castello omonimo.
Quindi, superato il centro abitato, si andava ad affrontare una salita di circa 4km che per via dei suoi tornanti è stata soprannominata dai ciclisti di zona il Piccolo Stelvio. Dopo di che si riprendeva un po’ il fiato con un falsopiano fino a Castagnè, ma poi ci attendevano altri 5km di dura salita, con pendenze che, nel tratto di Moruri, raggiungevano anche il 18%, per arrivare alla discesa che ci avrebbe riportati fino a Montorio.
Da qui ancora un lungo tratto di pianura di circa 11km in mezzo a campi e strade prive di traffico, ideali per farci passare una granfondo, che ci avrebbero portati verso la seconda micidiale ascesa che partiva dai piedi bel borgo storico di Grezzana.
Dopo essere entrati nel paese, una svolta secca a destra rappresentava l’inizio di tutta una serie di rampe corte con tornati secchi che, se percorsi all’interno, facevano registrare anche pendenze del 23%. Una salita di circa 5km tanto dura quanto inedita, in quanto (come su quella di Castagnè) non vi era mai transitata prima una granfondo.
La strada era stretta, ma assolutamente priva di traffico e dopo un po’ ci si addentrava all’interno di un bosco dove l’unico rumore era quello della catena della nostra bici. Tanta la fatica, ma tanto anche il piacere di pedalare in mezzo alla natura. Poco prima del paese di Montecchio finiva comunque la nostra sofferenza, dove l’inizio della discesa faceva preludere alla fine di ogni sofferenza, quando invece dopo un paio di chilometri ci attendevano ancora altre rampe ed altri tornanti che sinceramente pensavo esistessero solo sulle Dolomiti.
Questo era l’ultimo sforzo per coloro che (come i Giornalisti in lotta per la Coppa della Stampa e quindi il sottoscritto) avevano scelto il Classico, in quanto iniziava la discesa che portava alla divisione dei due percorsi.
Dopo infatti circa tre chilometri si trovava il cartello che indicava di svoltare a destra per il Classico e a sinistra per il Superiore. Per chi si avventurava verso il Superiore lo attendevano altri 18km fatti più di salita che di discesa con altrettanti 900mt di dislivello per poi ricongiungersi con una lunga discesa fino a Grezzana con il Classico.
Da qui per entrambi i percorsi altri 11km di falsopiano a scendere fino a rientrare nella città di Romeo e Giulietta attraversando l’Adige, per poi, come se fossimo ad un Giro d’Italia, entrare in un percorso transennato sui sanpietrini che circondano l’arena di Verona, accompagnati dal tifo del numeroso pubblico fino all’arrivo in Piazza Bra.
Ad accogliere tutti i ciclisti ed il loro familiari a fine gara all’ombra dell’arena di Verona c’erano parenti, amici e tanti turisti italiani e stranieri, oltre ad un ricco ristoro con frutta, crostata e bibite in abbondanza. Anche la zona delle premiazioni e del pasta-party erano a due passi, allestita nel bellissimo Palazzo della Gran Guardia sempre in Piazza Bra.
Veramente una gran bella festa, quella della GF Avesani di Verona, che chi come me l’ha fatta per la prima volta ci vuole sicuramente tornare, poiché il ricordo della fatica sofferta lungo il percorso si è presto trasformato nella gioia di una festa che non voleva più finire.
Specie quando dopo una doccia siamo andati al pasta-party dove ovviamente il primo, anzi il doppio primo, erano a base di pasta Avesani. Per quanto riguarda la Coppa della Stampa, valida come Campionato Italiano Granfondo Giornalisti (che per l’occasione era organizzato dal collega Maurizio Marogna e prendeva il nome dello sponsor locale dato dallo storico marchio di bici “Trofeo Cicli Grandis Verona” che omaggiava i tre vincitori con un telaio) la vittoria assoluta è andata a chi vi scrive, Leonardo Olmi (Cycling360.net) che con il tempo di 2h48’ vince anche la categoria Gentlemen (51 anni e oltre).
Mentre la categoria Senior (fino a 50 anni) è andata a Carlo Carotenuto (Toscana Tv) in 2h54’, e l’International Press Cup se l’è aggiudicata il tedesco Jan Richer in 3h06’.
Per quanto riguarda la gara di domenica 1° maggio, a salire sul gradino più alto del podio del percorso Superiore, con un arrivo allo sprint, è stato Enrico Zen del Team Terenzi Green Paper Mobilzen che ha avuto la meglio su Domenico Romano del Biemme Garda Sport Team, a seguire Mattia Fraternali della Miche-Mg.K Vis Legend Lgl. In campo femminile vince, con due minuti di vantaggio, Enrica Furlan della Spezzotto Bike Team. A completare gli altri due scalini del podio ci sono rispettivamente Odette Bertolini del Somec Mg.K Vis Lgl e Patrizia Piancastelli del KTM Scatenati.
Mentre sul percorso Classico si impone, anche qui con un arrivo in volata, Oscar Bertolini della squadra di casa, la Avesani Bike. Dietro di lui i due portacolori della Alè Cipollini Galassia Andrea Pontalto e Davide Magon. Nella corsa in rosa la vittoria va a Serena Gazzini del Team Lapierre Trentino Alè, che precede di sette minuti Michela Bergozza della Hot Wheels Team, che a sua volta stacca di quasi tre minuti la terza classificata Giovanna Dalpiaz della Cicli Fontana.
“Un grazie alla famiglia Avesani che anche quest’anno regala a Verona e a tutti gli appassionati di ciclismo questo splendido evento – ha commentato il Sindaco Flavio Tosi – il fiume di ciclisti che anche in questa edizione si è riversato sulle strade della città e delle colline è stato il modo più bello di ricordare Luca e la sua grande passione per lo sport”.
“Una granfondo che nasce dalla voglia di ricordare la grande passione che Luca aveva per il ciclismo e per la sua città – spiega l’Assessore allo Sport Alberto Bozza – e la grande amicizia che coinvolge il marchio Avesani a Verona e al suo territorio, ricco di tradizioni legate al ciclismo”.
‘Siamo molto contenti di come sta crescendo questo evento – aggiunge il Team Manager Marino Martini – Si è così concluso questo emozionante fine settimana di sport, siamo felicissimi del calore con cui è stata accolta la manifestazione. Triplicati i numeri dello scorso anno. Ringraziamo autorità, sponsor e tutti i volontari che sono sempre indispensabili per la buona riuscita della prova. Già confermata l’edizione 2018 per martedì primo maggio, con tantissime novità in serbo che verranno presto svelate”.
Vi ricordo che il servizio fotografico ufficiale della gara è stato realizzato dall’agenzia Foto Studio 3 (www.fotostudio3.com). Tutti i partecipanti della granfondo, possono acquistare le loro foto tramite l’efficientissimo sito, che fin dal lunedì sera aveva già reso disponibile il pacchetto comprendente stupende immagini scattate da esperti fotografi nei punti più strategici del percorso.
Classifiche (SMS Sport – Winning Time)
http://www.sms-sport.it/mainpage.php?Action=9500f8f743d9ce8beb889acc5eb9e06c&Item=4902
Granfondo Avesani Luca – Cycling Marathon
Clicca qui per vedere il video della granfondo:
Dove dormire:
Vi consigliamo un delizioso B&B a soli 400mt da Piazza Bra e soli 100mt dal bellissimo Castelvecchio, in zona centralissima, ma molto tranquilla e con accesso consentito alla vostra auto che potrà essere parcheggiata nelle zone contraddistinte dalle strisce blu. Le camere sono tutte con bagno privato ampie, dotate di frigo, TV led, Wi-Fi gratuito, aria condizionata e riscaldamento, arredate di recente in maniera moderna e finestre doppie antirumore. Per la colazione il B&B si appoggia a tre bar a due passi dalla struttura. La zona in comune sono solo due brevi rampe di scale e l’accesso sia al portone di entrata che quello della camera non necessita la chiave ma un codice da digitare sulla tastiera. La proprietà consente di tenere la bici in camera e di fare ritorno in camera dopo la gara per fare una doccia.
B&B Casa Fola
(certificato di eccellenza 2015 Tripadvisor e Booking.com)
Vicolo Pietrone, 8 – Verona
Tel. 340 582 0701
Dove Mangiare:
Pizzeria Ristorante Bella Napoli
La proprietà possiede due ristoranti a soli 20 metri l’uno dall’altro, vicinissimi sia all’arena che a Castelvecchio, ma anche a due passi dal B&B Casa Fola. Entrambi offrono sia una vasta scelta di primi piatti con pasta ottima ed abbondante, quindi ideale il giorno prima della gara, ed una buonissima e “vera” pizza napoletana, compreso il pesce. I prezzi sono economici e la qualità ottima, tanto è vero che è meglio prenotare se si vuole trovare posto, altrimenti presentarsi alle 19,00.
Bella Napoli 1 – Via G. Marconi, 11 – tel. 045 591 143
Bella Napoli 2 – Via G. Marconi, 16 – tel. 045 806 9182
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