Sport, Festa e soprattutto tanto Divertimento per la 9à edizione del Road Triathlon Iron-Tour-Elba 2017.

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Dal 27 al 31 maggio, l’Isola d’Elba ha visto svolgersi l’evento che ormai è diventato un appuntamento fisso e apprezzato nel panorama nazionale e internazionale del triathlon.

Testo di Leonardo Olmi, foto di Leonardo Olmi, Antonio Rotondo e Wladimiro Muti.

DSC01328-001[1] copyL’Isola d’Elba mi riporta indietro ai miei  trent’anni, quando mi trovavo in una famosa banca immagini di New York, una stock-agency (come la chiamano gli americani), che all’epoca stava disperatamente cercando foto dell’Isola d’Elba. Essendo italiano e ancor più toscano, davano per scontato che io ne avessi.P1110509 bis copy Ad una mia risposta negativa seguì una grossa delusione, non tanto perchè dovevano continuare la loro ricerca fotografica, ma quanto perché non potevano credere che io avessi girato per mezzo mondo senza ancora essermi recato in un luogo così incantevole che, in confronto a tanti altri paesi del mondo e isole si trova, praticamente, a due passi da casa mia.18699792_10210788183354462_131144477666390173_n[1] copy.jpg Mi sentii talmente in colpa che il primo viaggio che seguì al mio rientro in Italia fu proprio l’Isola d’Elba, che successivamente mi ha spinto ad essere esplorata più volte durante la mia carriera di fotografo subacqueo. Ed ecco che con il Triathlon, si ripresenta di nuovo l’occasione di recarsi all’Elba per raccontare questa 9à  ed. dell’ Elba Iron Tour.P1110701 copy.jpg Con dei numeri davvero importanti, che hanno fatto registrare oltre 200 iscritti, Spartacus SportEvents, in collaborazione con i vari comuni coinvolti e le amministrazioni locali dell’Isola d’Elba, ha garantito anche per quest’anno 5 giorni di gare sempre più avvincenti, sicure e divertenti tutte baciate da giornate di sole calde e meravigliose, con temperature ideali per svolgere ognuna delle tre discipline in programma.P1110320 copy.jpg E’ stata quindi tanta la crema solare necessaria onde evitare spiacevoli scottature e la tipica abbronzatura alla triatleta con il segno del body stampato sulla schiena, dato che anche quest’anno siamo direttamente passati dall’inverno all’estate, senza la primavera e quindi il tempo di abbronzarsi gradatamente.DSC00919[1] copy.jpg Erano previsti cinque affascinanti triathlon in cinque giorni, dislocati in cinque tra alcune delle più rinomate località  dell’Isola d’Elba, partendo dalla tappa di Cavo, a cui seguiva quella di Fetovaia-Marciana, quindi Lacona, poi ci si spostava a Portoferraio, per concludere con la tappa di Capoliveri, dove si trovava anche il quartier generale dell’Iron-Tour, direttamente sulla fantastica spiaggia di Pareti, all’interno dell’altrettanto super gettonato ed accogliente Hotel Stella Maris.img.htm copy.jpg Infatti, molti degli atleti potevano alloggiare direttamente sia allo Stella Maris che al suo Residence del vicino Lido di Capoliveri (Villaggio Turistico Baia del Sole), poiché era molto più semplice e molto più comodo fare base nella stessa struttura, spostando ogni giorno la carovana con le proprie auto alla tappa di turno, che non cambiare albergo ogni giorno.P1110384 bis copy.jpg Anche perché, viste le dimensioni dell’Elba, la distanza maggiore che si poteva fare in andata (quindi anche in ritorno) era di circa 40km. Ma la trasferta, non era altro che un ottimo motivo per visitare, a fine tappa, le stupende spiagge dell’Elba.P1110065 copy.jpg Quindi ogni giorno si percorrevano strade diverse, sia per recarsi alla tappa che poi nelle frazioni di bici, quasi tutte lungo strade panoramiche (completamente chiuse al traffico) con panorami mozzafiato che alleviavano anche la fatica degli atleti in gara.P1110513 bis copy Per non parlare delle frazioni di nuoto che abbiamo fatto in alcune delle spiagge più belle dell’Elba ma anche d’Italia, con acqua cristallina e mare calmo, dato che erano quasi tutte in piccole baie o insenature. Fatta eccezione per la tappa di Portoferraio, dove è stato davvero emozionante fare due giri nel porto turistico, sempre con un grande tifo da parte del pubblico locale e degli accompagnatori e familiari dei triatleti.18739942_10210805484786987_4453451190164443523_n[1] copy.jpg Si perché quella dell’Iron Tour dell’Elba è anche un’ottima scusa ed un valido motivo per programmare una meravigliosa vacanza al mare, e che mare, a prezzi contenuti grazie alla bassa stagione e alle convenzioni che Spartacus SportEvents, nel nome del suo Deus ex Machina Renzo Straniero,P1110472 copy.jpg ha stipulato con le varie strutture e traghetti, come la Blu Navy, una tra le compagnie migliori e con la più vasta scelta di orari giornalieri da Piombino a Portoferraio e viceversa. nave.jpgTutte le tappe assieme andavano a formare l’ Iron Tour Italy che iniziava sabato 27 maggio con la distanza più dura, quella del Triathlon Olimpico, a cui seguivano per i quattro giorni successivi le quattro frazioni dei Triathlon Sprint, che come è noto sono esattamente la metà  (nelle distanze) di quelle dell’Olimpico.P1110390 bis copy.jpg

1° TAPPA

La 1° Tappa di sabato 27 maggio si è infatti svolta nel comune di Rio Marina, sulla costa orientale dell’Elba, in loc. Cavo andando a coprire con due giri di nuoto i 1.500mt richiesti per la prima frazione, proprio di fronte alla bellissima spiaggia omonima, dove si trovava anche la zona cambio;18670989_10210788177674320_8615042761086104614_n[1] copy.jpg poi era la volta della bici, anche qui con due giri di un percorso impegnativo tutto su e giù per le colline circostanti poiché, come è noto, l’Elba è un’isola montagnosa dove di pianura ce n’é ben poca.P1110095 copy.jpg Una volta coperta la distanza di 40km si abbandonava la bici per iniziare il giro unico di corsa a piedi di 10km, anch’esso impegnativo con saliscendi misto asfalto/sterro.P1110138 copy.jpg

2° TAPPA

Per la 2° Tappa (la prima di Sprint) di domenica 28 maggio ci si spostava invece dalla parte opposta dell’isola, sulla costa occidentale, dove partenza e arrivo erano previste in due località  diverse.DSC01066-001[1] copy.jpg La partenza con la frazione di nuoto di 750mt era dalla bellissima spiaggia di Fetovaia, da dove una volta saliti sulla bici si affrontava un percorso unico di 20km che dal livello del mare saliva lungo la costa fino in “montagna” per raggiungere il paesino di Marciana, dove al mattino si erano svolte le operazioni preliminari con ritiro numero e consegna del materiale (scarpe) per la frazione di Run in zona T2.

Quindi il programma prevedeva di lasciare l’auto a Marciana e recarsi in bici con lo zaino contenente la muta ed il materiale da lasciare in T1 (quindi la bici, il casco, ecc.) lungo la meravigliosa panoramica che scendeva a Fetovaia.

La perfetta organizzazione capitanata da Renzo Straniero con al seguito tutto il suo collaudatissimo ed affiatato Staff, aveva previsto una grande borsa in plastica dotata di numero, dove lasciare la muta una volta usciti dall’acqua e un furgone a cui consegnare i nostri zaini, anch’essi marcati da numero identificativo dell’atleta, che poi avremmo trovato a Marciana.P1110453 copy.jpg La frazione di 5km di Run era tra i boschi e le stradine in pietra della bellissima e storica Marciana, con tutto un saliscendi spezza gambe. Quindi una frazione tosta, sia per la bici (da scalatori) che per la corsa, ma molto molto divertente.18698172_10210795998869845_3186742113993979761_n[1] copy.jpg Alla fine, come di consueto e come ogni giorno, ristoro finale e pasta party. Ma i ristori erano presenti, sia per questa che per tutte le frazioni precedenti e successive, anche durante tutte le frazioni di Run, dove una flotta di bimbi (i futuri triatleti), figli di parte del personale dello staff, si divertivano a dare bicchieri d’acqua, sali minerali e spugne ai runners.

3° TAPPA

La 3° Tappa di lunedì 29 maggio era al centro sud dell’isola, ossia nel Golfo di Lacona, dove il tutto si svolgeva comodamente a soli 100-150mt da dove si parcheggiava l’auto, quindi tutto molto più semplice e meno stressante dal punto di vista logistico.DSC01308-001[1] copy.jpg Con la frazione di nuoto che partiva dalla bellissima spiaggia di Lacona che, come a Fetovaia, era caratterizzata da acqua cristallina e mare calmo, con un giro unico di nuoto (750mt) contraddistinto da due boe rosse;DSC01347-001[1] copy.jpg quindi si usciva sulla spiaggia correndo sulla piacevole sabbia fine, un breve tratto di asfalto e via in T1 a prendere la bici per affrontare due giri di 10km lungo un percorso vallonato non molto facile da interpretare e dove l’essere in gruppo poteva fare la differenza.DSC01374-001[1] copy.jpg Un giro stupendo che per ben quattro volte (due andate e due ritorni) ci deliziava di un panorama meraviglioso lungo la panoramica. Quindi una volta rientrati in T2, si lasciava la nostra bici e, circondati da due ali di folla imbizzarrita (specie da parte del pubblico straniero), si ripartiva per la frazione Run di 5km, anch’essa fatta di due giri (due andate e due ritorni, con due giri di boa), una frazione piatta adatta a chi corre bene sull’asfalto e sul piatto, perché così era.DSC01436-001[1] copy

4° TAPPA

Mercoledì 30 maggio, è stato il turno della 4° Tappa, quella della bellissima Portoferraio, famosa per le sue fortezze e legata alla storia con la casa di Napoleone Bonaparte che dopo essere stato incoronato imperatore, nel 1804, ricevette con un plebiscito fra gli elbani anche il potere sull’isola.P1110810 bis copy.jpg Una tappa caratterizzata dalla frazione di nuoto che si svolgeva con due giri nel porto storico, con tutto il paese e i natanti circostanti affacciati sulla banchina del porto e sporti dalle prue delle loro barche, intenti ad osservare lo spettacolo della massa dei triatleti che allo start dei giudici di gara iniziavano a nuotare fitti come le sardine uno sopra all’altro verso la prima boa.DSC01762-001[1] copy.jpg Poi, una volata completati i due giri si veniva letteralmente sollevati da sotto le ascelle da due membri dello staff (uno per lato) per superare lo scalino in pietra della banchisa del porto e si correva verso la T1, con un passaggio sotto una delle antiche porte ad arco della città.DSC01841-001[1] copy.jpg Dopo aver allacciato bene il casco, sotto il controllo vigile degli scrupolosi ma ottimi Giudici di Gara Fitri, si inforcava la bici (meglio se avevamo anche tolto la muta) e si andava ad affrontare un percorso unico, con andata e ritorno che ci portava verso Capo d’Enfola.P1110708 copy.jpg Tragitto fatto di mangia e bevi abbastanza duri, con pendenze anche fino all’8-9 %, che ancora una volta ci deliziava di panorami mozzafiato lungo la costa con le famose Spiagge Bianche.DSC01878-001[1] copy Quel tipo di panorama che ogni turista in cerca di mare, costa e spiagge vuol vedere. Quindi doppiamente fortunati poiché, oltre a trovarci in una delle più belle isole del mondo (ve lo dice qualcuno che, appunto, nella sua carriera di oltre 25 anni, di isole ne ha viste tante) si gareggiava anche lungo alcuni dei percorsi più belli dell’isola stessa scelti, non a caso, dalla collaudata ed esperta organizzazione di Spartacus SportEvents.P1110775 copy

5° TAPPA

Come ed ultima Tappa, l’organizzazione aveva giustamente scelto quella del quartier generale di Capoliveri, sede anche dell’altro importante evento ideato e organizzato da Renzo Straniero, ossia l’ Iron Tour Triathlon MTB, che per la parte in bici dedicata alle ruote grasse ricalca per la maggior parte i percorsi della mitica Capoliveri Legend Cup, la gara di mountainbike facente parte della Coppa del Mondo UCI.

Questa tappa prevedeva la parte dedicata al nuoto sulla spiaggia di Naregno, con un unico giro sempre di 750mt, quindi 2 giri di 10km impegnativi di un circuito su strada per la bici, ed il classico giro unico di 5km per la frazione Run.DSC02110[1] copy.jpg Ancora una volta una tappa dura ma divertente che come tutte le altre quattro che l’hanno preceduta è stata movimentata e trasformata da agonismo in festa dal microfono dell’abile Dario Nardone, speaker ufficiale della manifestazione che con la sua musica latino americana, aiutato dal sole dell’Elba ci faceva sentire molto di più ai Caraibi che in Italia.DSC01727-001[1] copy.jpg Da non dimenticare che lunedì 29 maggio è stata anche la serata dello Swim&Grill che si è svolta proprio di fronte all’ Hotel Stella Maris sulla bellissima spiaggia di Pareti, con una gara di nuoto al tramonto (ovviamente non agonistica), aperta a tutti triatleti e loro famiglie e amici, a cui è seguita una super grigliata, musica e ballo sulla spiaggia.

Anche questo è il Triathlon e anche questo è Spartacus SportEvents. Tutto sommato devo dire che quella dell’ Elba Iron Tour è stata un’esperienza fantastica, dove si uniscono e si combinano tra di loro agonismo, allenamento, salute e divertimento, ma anche tanta amicizia, aggregazione e famiglia, dove la durezza dei percorsi in bici e le brevi distanze Sprint nel nuoto e nella corsa a piedi possono essere molto adatte a chi è bravo in bici ed ha un buon allenamento sui percorsi in salita.P1110548 copy Per cui suggerisco anche ai lettori di Cycling360.net, in maggioranza ciclisti, di fare un pensiero anche su questo evento, ma anche quello dedicato alla Mtb, poichè con un po’ di allenamento sia sul nuoto che sulla corsa a piedi potranno tentare anch’essi questa indimenticabile esperienza. Che poi, chissà , potrebbe spingerli a provare anche altre esperienze simili nella doppia o la tripla disciplina. P1110269 bis copy.jpgPer quanto riguarda la parte agonistica delle gare, dobbiamo dire che nella classifica assoluta del Tour c’é stato un dominio assoluto al maschile di Alessandro Terranova (Dermovitamina Triathlon Team) nelle prime tre tappe, che le ha affrontate come rifinitura finale della sua preparazione in vista dell’appuntamento con il Mezzo-Iron di Samorin in Slovakia di sabato 3 giugno.P1110259 bis copy.jpg Quindi Terranova ha abbandonato l’Elba lasciando che a contendersi la vittoria per il podio finale fossero il tedesco Norman Fenske, contro l’altro tedesco (fiorentino d’adozione) Matthias Kindel del Firenze Triathlon e con Marco Tosi del Feralpi Triathon.P1110300 copy.jpg Anche al femminile le avversarie non hanno potuto niente contro Eleonora Peroncini del Cus Parma che a differenza di Terranova non ha abbandonato il Tour, ma anzi è rimasta ed ha dominato alla grande tutte le prove. A contrastare il suo dominio ci hanno provato sia Sarah Hodgson che le due italiane Annalisa Bertelli ed Emanuela Montanari.

Podi Assoluti:

Elba Iron Tour femminile: 1. Eleonora Peroncini 2. Sarah Hodgson 3. Annalisa Bertelli

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Elba Iron Tour maschile: 1. Norman Fenske 2. Matthias Raphael Kindel 3. Marco Tosi

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https://www.mysdam.net/events/event/results-download_35701.do

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Clicca qui per vedere il promo dell’Elba Iron Tour

Iron Tour Elba (Road)

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Iron Tour Elba (Mtb)

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