Come nel 2016 la data scelta da Luca Franceschi (capo organizzatore della granfondo e fedele amico da sempre di Mario Cipollini) è stata quella della prima domenica di giugno anziché, come di consueto, il 2 giugno per la Festa Nazionale della Repubblica
Testo di Leonardo Olmi, foto di Leonardo Olmi e Play-Full.
Mi piace iniziare dicendo che Cinque è il numero che collegherei alla Granfondo Mario Cipollini; questo perché esattamente dopo cinque edizioni su sette in cui ho avuto il piacere ed il privilegio di essere ospite a questa granfondo, mi sono fatto un idea di quali siano i suoi cinque punti forti che ogni anno ne decretano il successo: Primo quello del suo nome, Mario Cipollini, a cui è intitolata e alla quale Super Mario è stato sempre presente, fatta eccezione per la prima volta l’anno scorso a causa di una indisposizione della notte precedente.
Secondo perché (come l’anno scorso) anche questa 7ma edizione faceva parte del Giro del Granducato di Toscana, come quarta prova agonistica. Terzo perché ogni anno si svolge in un periodo in cui diamo per scontato sia una giornata calda e soleggiata.
Quarto poiché ci sono dei percorsi nella lucchesia (le zone di allenamento di Re Leone) stupendi che possono variare a scelta degli organizzatori ogni anno. Quinto ed ultimo, ma non per questo meno importante, perché ad organizzarla ci sono dietro Luca Franceschi e la figlia Pilar Franceschi, che di esperienza nel campo ciclistico ne hanno da vendere, dall’essere titolari di un negozio (Cicli Franceschi di Lucca) alla gestione di una squadra dilettantistica, la GFDD Altopack – Eppela.
Come al solito vi erano due percorsi in programma: il Granfondo di 130 chilometri per 1.800 metri di dislivello e il Mediofondo di 90 chilometri per 900 metri di dislivello. La partenza era prevista per le 8,30 da piazza Aldo Moro a Capannori (Lu), città natale di Mario Cipollini.
Anche se la festa dedicata a Re Leone era iniziata già dal sabato pomeriggio, quando la stessa piazza Aldo Moro era già affollata dal villaggio expo, dove erano presenti le più rinomate aziende del settore, tra le quali, ovviamente, non poteva mancare la MCipollini, marchio appartenente alla Diamant Srl.
Ad animare la piazza sabato pomeriggio ci hanno pensato oltre un centinaio di bambini, dove grazie al progetto nato in collaborazione con la Polizia Municipale e il Comune di Capannori all’insegna della sicurezza stradale, si sono ritrovati per imparare a muoversi in bicicletta sulle strade urbane. Il percorso tracciato sull’asfalto simulava alcune vie cittadine con la varia segnaletica da rispettare.
Dopo il ritiro dei numeri e la spunta dei chip curata da MySdam e di ben due borse (si avete capito bene n.2 borse) riservate al pacco gara (che vi andremo a descrivere più avanti) sotto la supervisione di Pilar Franceschi, presente sul “campo” già fin dalle 6 del mattino, l’appuntamento riservato ai “grandi” era invece a partire dalle 7,15 di domenica mattina 4 giugno, quando Luca Franceschi ha dato il via all’apertura delle griglie.
Qualche goccia d’acqua ha fatto presagire al peggio, ma poi Giove pluvio ha svoltato per il meglio facendo tendere il meteo verso la previsione di una giornata variabile con qualche breve scroscio d’acqua e qualche nuvola grigia minacciosa, ma senza una vera e propria pioggia continua. Ad animare, rallegrare e svegliare il gruppo o anzi meglio, come ama definirla lui, la Carovana del Ciclismo Amatoriale, ci ha pensato Lo speaker Daniel Guidi, speaker ufficiale del Giro del Granducato di Toscana, ed oramai da diversi anni anche speaker conosciuto, amato ed apprezzato di tante altre manifestazioni ciclistiche amatoriali ed agonistiche un po’ ovunque in Toscana.
Tra gli ospiti invitati dall’organizzazione, hanno iniziano ad apparire in griglia d’onore da Andrea Tafi a Luca Scinto, ovviamente in compagnia di Angelo Citracca, ed alcuni atleti della Bardiani-CSF (squadra che utilizza bici MCipollini) tra cui anche Luca Wackermann, Edoardo Zardini e Niccolò Pacinotti, ma abbiamo visto anche Jan Bakelants dell’AG2R-La Mondiale, che abita in zona.
E come al solito, l’uomo più atteso di tutti, Mario Cipollini, è arrivato al nastro di partenza a soli dieci minuti dal via, momento in cui telecamere e macchine fotografiche dei giornalisti presenti hanno iniziato a sparare a raffica foto e selfie per immortalare ancora una volta la mole statuaria di Re Leone, sempre in ottima forma e sempre disponibile verso stampa e tv.
Tra le sue parole Cipollini ha ribadito ciò che mi aveva rivelato a casa sua durante un’intervista del 2012: “Mi auguro che prima di tutto questa sia una bella giornata di sport e non di agonismo. Come sapete nel mondo amatoriale, non condivido molto i veri agonisti, quelli che fanno la gara, ma apprezzo molto di più che invece ama fare sano ciclismo. Più che cicloamatore, io chiamerei il ciclista un “appassionato” di questo meraviglioso sport. E questa, secondo me, è la vera essenza del ciclismo.
Dopo un minuto di silenzio in memoria di William Ganzaroli, storico imprenditore fiorentino che tanto ha fatto per il ciclismo, scomparso pochi giorni prima a causa di un incidente in bici, la partenza è stata data alle 8,30 in punto con andatura abbastanza regolare fino ai piedi del Monte Quiesa, dove il gruppo è giunto ancora compatto.
Dopo il pronti-via, non appena la strada ha iniziato ad impennarsi, è partita la prima fuga di giornata, che è stata annullata sulla seconda asperità, il Montemagno, dov’era tutto da rifare. È stata la terza salita, quella di Matraia, a far partire la fuga buona, composta da due elementi, il corridore della squadra di casa, il russo Nikita Eskov, che avrebbe affrontato il lungo ed il lucchese di Lido di Camaiore Marco Da Castagnori, che avrebbe puntato tutto sul medio.
Di li a poco, al chilometro 75 di gara, si trovava il bivio tra i due percorsi, dove svoltando a sinistra ci si avventurava verso la granfondo, mentre svoltando a destra si procedeva verso la mediofondo. Gli avventurosi del lungo dovevano affrontare la dura scalata verso le Pizzorne, con rampe molto dure che, per lunghi tratti, raggiungono pendenze fino al 18%. Chi voleva fare la gara doveva tirar dritto senza fermarsi ai ristori, ma chi invece aveva intenzione di fare il “vero” cicloamatore,
quello che più è nella simpatia e nella grazia di Mario Cipollini, poteva godersi i ricchi ristori con i quali gli sponsor fedeli a Re Leone hanno voluto omaggiare il Campionissimo. Tra di essi vi era quello organizzato da Salumi Benvenuti, che ha servito salumi, rosticciana e salsicce in abbondanza.
Ma tornando a coloro che facevano la gara sul serio e non erano venuti, ahimè per loro, a degustare le prelibatezze dei ricchi e deliziosi ristori, nel percorso lungo non si è sicuramente fermato a mangiare prosciutto, salame e salsicce (anche se forse gli sarebbe piaciuto) Federico Pozzetto (Team Cannondale-Gobbi) che procede all’inseguimento di Nikita Eskov; più staccato troviamo invece Giacomo Sansoni (Sansoni Team), che procederanno in questo ordine fino all’arrivo di Piazza Aldo Moro a Capannori, dove Pozzetto, regola in volata il russo Eskov della Procycling Promotech.
Il percorso medio, che nel frattempo si era già concluso, ha visto un arrivo in volata a tre dove ha avuto la meglio Marco Da Castagnori (Genetik Cycling Team) che fino all’ultimo centimetro ha dovuto lottare con il coltello tra i denti, stretto nella morsa dei due corridori del Team Stefan Jollywhear Mattia Anzalone e Iuri Pizzi che sono giunti rispettivamente secondo e terzo.
Da Castagnori è poi esploso in un lago di lacrime dedicando questa prima vittoria di stagione al padre scomparso da poco e che da sempre aveva messo e seguito il figlio sulla bici. Tra il gentil sesso la vittoria della granfondo è andata alla pistoiese Chiara Turchi (Ciclo Team Sanginese) e quella della mediofondo a Marika Passeri (Bike Lab). Tra le società ha primeggiato su tutte la squadra locale, ossia la GFDD Altopack. Sul secondo gradino del podio sale La Bagarre-Ciclistica e sul terzo il Gs Cicli Gaudenzi. Quarta è risultata l’Ontraino. Quinto posto, invece, per il Team Invercolor Bologna.
Doveroso ricordare che il pacco gara, nonostante i tempi che corrono, era davvero ricco e Luca Franceschi grazie a Diamant Srl (l’azienda che produce e commercializza le biciclette MCipollini) e Mario Cipollini stesso, sono riusciti a trovare molte aziende disponibili a dare una mano.
I ciclisti iscritti, all’interno delle due borse, perché come appunto abbiamo detto per contenere tutto ci volevano ben due borse, hanno infatti potuto trovare fazzoletti di carta e tovaglioli da tavola offerti da Wepa; un pacco di pasta offerta da Menucci; una bottiglietta d’acqua Uliveto (azienda che collabora con la granfondo sin dalla prima edizione), una bottiglia di vino Vendemmia Chianti Classico DOCG offerta dall’azienda Dievole e dell’olio spray della WD-40, oltre a vari integratori della Named-Sport, inclusa una borraccia.
Tra gli altri sponsor principali non citati fin ora vi erano anche: Altopack Packaging, YouBanking.it, Big Wipes, Farnese Group, Eppela, Mazzoni Siderurgia, Invercolor Toscana, Sixtus e Tagetik.
A conclusione dell’evento, queste sono state le parole di Luca Franceschi: “Prima di tutto sono contento che non ci siano stati incidenti, questa per noi è la cosa più importante in assoluto, la sicurezza dei corridori! Un argomento verso il quale ci impegniamo sempre di più ogni anno, attraverso il supporto delle scorte tecniche e l’aiuto delle forze dell’ordine, affinché tutti gli incroci siano protetti ed il traffico sia regolato nel modo migliore. Poi mi fa piacer aver visto che tanti bambini si sono divertiti al sabato pomeriggio con la lezione tenuta dalla Polizia Municipale. Poi devo ancora una volta ringraziare Mario Cipollini che ci ha dato una grande mano con gli sponsor, specialmente la Salumi Benvenuti per i ricchi ristori e la ditta Dievole per l’omaggio del Chianti Classico nel pacco gara. Ovviamente ringrazio anche mia figlia Pilar Franceschi, che da dietro le quinte, ma sempre in prima linea, fa muovere tutta la carovana al meglio. E poi devo assolutamente ringraziare tutti gli amici ed i volontari che ogni anno sono sempre con noi.” Da ricordare anche che per questa edizione 2017 l’organizzazione ha voluto far si che le riprese televisive fossero curate da Bike Channel e la sua squadra di professionisti, ormai specializzati da anni nel settore del ciclismo a tutti i livelli.
Granfondo Mario Cipollini
www.granfondomariocipollini.com
www.granfondomariocipollini.it
Bici MCipollini
Tutte le classifiche complete e aggiornate sono disponibili sul sito MySdamRISULTATI
Ordine d’arrivo maschile lungo: 1) Federico Pozzetto (Cannondale Gobbi Fsa) 3:06:53, 2) Nikita Eskov (Team Procycling Promotech) 3:06:54, 3) Giacomo Sansoni (Sansoni Team) 3:07:46, 4) Diego Frignani (Team Invercolor Bologna) 3:12:54, 5) Dimitri Colferai (Circolo Dipendenti Univeristà Firenze) 3:13:56.
Ordine d’arrivo femminile lungo: 1) Chiara Turchi (Ciclo Team San Ginese) 3:34:47, 2) Sara Napolitano (Ciclissimo Bike Team) 3:43:05, 3) Claudia Bertoncini (Velo Club Maggi 1906) 3:44:48, 4) Susanna Iscaro (Team Freedom Bike) 3:47:28, 5) Silvia Cattani (Ontraino Gs) 3:54:13.
Ordine d’arrivo maschile corto: 1) Marco Da Castagnori (Genetik Cycling Team) 2:24:37, 2) Mattia Anzalone (Team Stefan Jollywhear) 2:24:38, 3) Iuri Pizzi (Team Stefan Jollywhear) 2:24:38, 4) Gennaro Maddaluno (B’twin Racing Team Decathlon Italia) 2:24:38, 5) Emanuele Guidi (Genetik Cycling Team Asd) 2:24:39.
Ordine d’arrivo femminile corto: 1) Marika Passeri (Bike Lab) 2:39:55, 2) Maria Fanucchi (Cycling Team Zerosei) 2:42:32, 3) Pamela Bernocchi (Big Hunter Seanese) 2:44:45, 4) Federica Giglioli (Lunigiana Bike Travel) 2:46:15, 5) Daniela Pierucci (Big Hunter Seanese) 2:46:16.