Grande Successo per la 3à edizione della Granfondo dei due Santuari del Fermano.

Sole, mare, bici e sano agonismo dominati da uno spirito religioso sono stati gli ingredienti che hanno accolto gli oltre 400 ciclisti domenica 23 settembre a Porto Sant’Elpidio nelle Marche. La gara era valida anche per la 18ma Coppa della Stampa Giornalisti (Camp. Ita. Granfondo).

Testo di Leonardo Olmi, foto di Leonardo Olmi e Stefano Dariozzi.

Alle prime due edizioni non ero presente, quindi non saprei cosa dire, anche se ne avevo già sentito parlare, ma a mio modesto parere questa terza edizione della Granfondo dei due Santuari del Fermano (a cui ho avuto il piacere di partecipare in quanto anche gara valida per la 18ma Coppa della Stampa Giornalisti) ha dimostrato di essere una manifestazione destinata a crescere in maniera rapida. La garanzia del successo portava la firma del suo deus ex machina Vincenzo Santoni, titolare del negozio Tutti Campioni E-Bike Store di Porto Sant’Elpidio (dove si trovavano anche ritiro numeri, consegna pacchi gara e partenza di domenica mattina) che di ciclismo ne sa qualcosa da molti anni, avendo gestito squadre di professionisti e contribuito ad organizzare arrivi di tappa del Giro d’Italia e della Tirreno-Adriatico nelle Marche e in special modo a Porto Sant’Elpidio. Indispensabile per Santoni il contributo di Gio.Ca. Communications che ha condiviso la parte organizzativa anche con il comitato Il Grande Ciclismo a Porto Sant’Elpidio e l’Amministrazione Comunale Elpidiense. La gara prevedeva la partenza da Piazza Risorgimento, proprio di fronte al negozio di Santoni, accompagnata dalla voce del collega Luca Alò (di Ruote Amatoriali.it) che poi avremmo ritrovato sotto lo striscione d’arrivo in cima alla Corva.

Dopo la bandiera a scacchi si procedeva ad andatura controllata, di circa 30kmh, verso l’entroterra fino a coprire la distanza di 62,8km, al termine della quale si sarebbe colmato un dislivello positivo di circa 750mt. Il bellissimo percorso prevedeva il transito per le località di Campiglione, Servigliano, Val di Tenna, Amandola e Montefortino fino a raggiungere il Santuario dell’Ambro, che da molti viene considerato la “Piccola Lourdes dei Monti Sibillini”, per via della sua grande somiglianza e la coincidenza che ha con il noto santuario francese sui Pirenei. Situato nel territorio comunale di Montefortino, incastonato alle pendici del Monte Priora e di Monte Castel Manardo, nel silenzio dei Monti Sibillini, il santuario è il più antico di tutte le Marche e, dopo Loreto, il più visitato e meta ogni anno di migliaia di pellegrini che qui vengono a rendere omaggio alla Vergine Maria. Sul luogo dell’apparizione, avvenuta nel mese di maggio dell’anno 1000, venne eretta, all’inizio dell’XI secolo, la piccola Chiesa di Santa Maria in Amaro o Santa Maria di Steterano. Ma nel 1600, a causa delle sue ridotte dimensioni che impedivano di accogliere i numerosi fedeli che qui si recavano, iniziarono i lavori di ampliamento che prevedevano di incorporare al suo interno la chiesa originaria. Il ritorno della granfondo dal Santuario dell’Ambro a Porto Sant’Elpidio era quello che andava a comporre la parte agonistica della gara, ossia quello che avrebbe decretato il vincitore finale. Il percorso si svolgeva esattamente in senso contrario di marcia a quello dell’andata fino a Porto Sant’Elpidio, ma con arrivo al Santuario della Corva (Santuario Madonna dell’Addolorata).

Alla fine della granfondo si sarebbero percorsi circa 129km con un dislivello totale di poco più di 1000mt, ma diventava una gara molto veloce in quanto la parte agonistica era prevalentemente con strada a favore in discesa, che veniva percorsa con velocità tra i 40 e i 55 kmh.

A ridurre la media di tutti i granfondisti ci avrebbe pensato la rampa finale di 800 metri, dritta come un fuso e con pendenza fissa al 14%, che si trovava a 2,5km dall’arrivo prima di entrare nel paese di Corva, verso il traguardo posto proprio dinanzi al bellissimo Santuario omonimo.L’idea di questa granfondo nasce dal fatto che tra gli anni Sessanta e Settanta, le famiglie elpidiensi si recavano dalla costa al Santuario dell’Ambro almeno una volta all’anno ed attraverso il ciclismo si vuole rispolverare questa tradizione ed unire i due Santuari più importanti del Fermano con una formula molto particolare e coinvolgente, ossia quella della benedizione a tutti i partecipanti e alla carovana, che ogni volta viene impartita da Padre Gianfranco Priori, rettore del Santuario.

L’organizzazione metteva a disposizione anche delle convenzioni con gli alberghi ed i ristoranti della periferia del Fermano, sia a Porto Sant’Elpidio che a Porto San Giorgio, situato soli 7km da dove si svolgeva la granfondo. Noi abbiamo avuto il piacere di alloggiare in quest’ultima località presso l’Hotel Il Timone, un quattro stelle direttamente sul mare con parcheggio privato dove, oltre a poter portare la bici in camera dotata di ampi balconi, sul tavolo della colazione continentale si trovava sempre un’ottima crostata, altre a torte tipiche, cereali con yogurt fresco, uova ed affettati con varie scelte di pane. E come sanno tutti i ciclisti un’ottima colazione prima di uscire in bici è fondamentale! Per i ristoranti e la qualità della cucina, specie quella a base di pesce, c’è veramente l’imbarazzo della scelta sia sul lungomare di Porto Sant’Elpidio che quello di Porto San Giorgio.

A noi, infatti, alloggiando in quest’ultima città di mare ci è stato consigliato lo Chalet Tropical, a poche centinaia di metri da Il Timone, dove abbiamo mangiato direttamente all’aperto, con un servizio rapido e cordiale degustando dalla focaccia locale, ai piatti di pesce fresco accompagnati da del bianco locale o da un ottima birra fresca, sempre gradita dal ciclista dopo l’allenamento. Dopo la cena, sempre presso lo Chalet, si poteva ascoltare anche musica dal vivo. Quindi quella della Granfondo dei due Santuari del Fermano è davvero una vera opportunità per unire ciclismo, turismo, enogastronomia e spiritualità. Da notare che la macchina organizzatrice di Vincenzo Santoni non chiede di pagare nessuna iscrizione, che è completamente gratuita, ma eventualmente per chi decideva di rimanere a pranzo presso la parrocchia del Santuario della Corva dopo l’arrivo, c’era da pagare un contributo di 15 euro a persona (anche per i familiari) che andava in beneficienza del Santuario. Lo stesso metodo viene applicato anche alla Granfondo Internazionale Città di Porto Sant’Elpido che di solito si svolge ogni anno il lunedì di Pasqua ed è sempre organizzata da Santoni ed i suoi collaboratori. Ma andiamo a vedere come è andata la parte agonistica della gara. Dopo il rapido ristoro (devo dire molto utile per reidratarsi, visto il grande caldo ancora da piena estate di domenica 23 settembre) e la benedizione del Rettore del Santuario dell’Ambro, la gara parte in discesa. La sicurezza in strada veniva garantita dalle numerose staffette e volontari a protezione dei corridori, dove dominava su tutti la figura di Gaetano Gazzoli con la sua moto gialla, famoso nel mondo del ciclismo per aver lanciato il Gran Premio Capodarco, la gara Under23 che va in scena ogni anno il 16 di agosto.

Il buon senso di tutti i ciclisti, anche di quelli più agonisti che puntavano alle prime posizioni, fa si che ci sia un’andatura veloce ma non rischiosa fino ai piedi della discesa, resa veloce dalle pendenze che variavano dal 4 al 6 %. Dopo di che sono partiti gli scatti ed in primi tentativi di fuga che hanno diviso la granfondo in due tronconi. Il primo era composto da una ottantina di corridori ed il secondo da altri duecento ciclisti, quindi un po’ più allungati tutti gli altri componenti della gara. Ma la corsa vera e propria si è accesa nel tratto che riportava verso Porto Sant’Elpidio, ossia quello tra la discesa e la pianura della Val di Tenna. Una volta giunti ai piedi della Corva, Damiano Trivarelli (Team Levante) e Stefano Zoppi (Cicli Copparo) hanno aumentato il ritmo nei confronti degli altri inseguitori. Finale al cardiopalma con i due fuggitivi che si sono toccati tra di loro mentre effettuavano lo sprint, finendo entrambi a terra: un inconveniente che non ha impedito a Trivarelli di ottenere il primato nei confronti di un combattivissimo Zoppi. Alle spalle sono arrivati alla spicciolata gli inseguitori con la terza posizione ad appannaggio di Emanuele Di Fiore (Abitacolo Sport Club). Reginetta al femminile è stata Azzurra D’Intino (Team Go Fast) che ha avuto la meglio su Cinzia Zacconi (New Mario Pupilli) e Alessandra Papa (FD Steel). Per quanto riguarda la Coppa della Stampa, valida come Campionato Italiano Granfondo Giornalisti la vittoria assoluta è andata a chi vi scrive, Leonardo Olmi (Cycling360.net) del Vitamin Cycling Team di Firenze che con il tempo di 3h56’ ha vinto anche la categoria Gentlemen (51 anni e oltre). Mentre la categoria Senior (fino a 50 anni) è andata a Carlo Carotenuto (Toscana Tv) della Avis Verag Prato Est con il tempo di 4h04’. La manifestazione si è chiusa con la grande festa finale di tutti gli atleti e gli accompagnatori nei locali del Santuario per le premiazioni con Don Paolo Canale a fare gli onori di casa e alla presenza di Nazzareno Franchellucci (sindaco di Porto Sant’Elpidio), Milena Sebastiani (presidente del consiglio comunale di Porto Sant’Elpidio), Elena Amurri (assessore allo sport e al turismo di Porto Sant’Elpidio), Lino Secchi (presidente del comitato regionale FCI Marche), Marco Marinuk (consigliere regionale FCI Marche), Piero De Santis (presidente del comitato Il Grande Ciclismo a Porto Sant’Elpidio), Olga Samovica (presidente della Gio.Ca. Communications), Antonio Angellotti (vice presidente del comitato Il Grande Ciclismo a Porto Sant’Elpidio) e Gabriele Vesprini (consigliere del comitato Il Grande Ciclismo a Porto Sant’Elpidio).Il servizio fotografico della manifestazione è stato realizzato da Stefano Dariozzi (EstefanoDj’s).

Mentre la telecronaca della gara è andata in onda su TVRS a cura di OnAir-Tv di Andrea Verdolini.

Cliccate qui o sotto per vedere il video pubblicato sulla pagina Youtube

Cliccate qui per vedere il video realizzato da FM TV – canale 211 oppure qui sotto:

Classifiche (Kronoservice)

Granfondo del Fermano

E-Bike Strore Tutti Campioni

Dove dormire:

Hotel Il Timone (Porto San Giorgio)

 

 

 

 

Dove Mangiare:

Chalet Tropical (Porto San Giorgio)

Lungomare Antonio Gramsci, Concessione 23

Porto San Giorgio (FM)

Tel. 0734 672396

Leonardo Olmi ringrazia i suoi supporter:

Leonardo Olmi

Specialized (bici, scarpe e casco)

Oakley (occhiali sportivi)

MB Sport (Cycling Wear)

Inkospor (integratori alimentari)

GripGrab (Cycling Wear Accessories)

I-Bike Newton+6 by Skopre

(Ciclocomputer e Lettore di Potenza)

 

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