Noi abbiamo provato la nuova Venge 2019, per farlo siamo andati da Cicli Taddei dove ad accompagnarci c’era anche Francesco Casagrande.
Testo di Leonardo Olmi, foto di Leonardo Olmi, Luca Federici e sito Specialized.
È stato un grande successo quello di Specialized che da settembre a novembre inoltrato (gli ultimi bike test saranno, infatti, quelli di domenica 25 novembre a Fermignano e Bergamo) con lo slogan Test the Best ha messo a disposizione, tramite la sua rete di concessionari ufficiali, i nuovi modelli di bici da strada, mountainbike ed E-bike.
Tra settembre e novembre 2018, Specialized Italia ha infatti scelto 11 date in giro per l’Italia, dove gli appassionati di ciclismo e i numerosi fan della casa statunitense, che amano socializzare con l’hashtag #imspecialized, hanno avuto la possibilità di provare con mano, o meglio con gamba, la nuova Venge con freno a disco e misuratore di potenza di serie. Nelle giornate Test the Best oltre alla Venge, Specialized ha messo a completa disposizione dei ciclisti un’ampia flotta di biciclette da strada, mountainbike ed E-bike di alta gamma, consentendo a chi si è presentato di salire finalmente in sella alla propria “macchina” dei sogni e metterla sotto torchio sui vari percorsi a disposizione.
Le location prescelte, prevedevano che i dealer studiassero due percorsi sui quali testare le bici; ovviamente asfalto per quelle da strada e un misto tra strada e fuoristrada per la gamma che va dalle mountainbike, enduro, free-ride, ecc., senza però tralasciare le bici dotate di motore elettrico per la pedalata assistita.
Nel nostro caso la location di sabato 3 novembre è stata quella di Santa Croce sull’Arno (PI) in Toscana, dove sotto l’ottima regia della Cicli Taddei gli appassionati che si sono presentati con le loro scarpe e abbigliamento tecnico, hanno potuto scegliere le bici e farsi uno o più giri di test accompagnati dal numeroso staff della Cicli Taddei. Tra di essi vi era anche Francesco Casagrande, campione ed atleta ancora in forze nella squadra di mountainbike di Santa Croce sull’Arno.
Al suo fianco anche Francesco Failli, appena rientrato dal Brasil Ride, dove insieme al Campione Europeo Marathon Alexey Medveded hanno conquistato il terzo gradino del podio di questa estenuante gara di una settimana a coppie, ovviamente su Specialized Epic S-Works. Purtroppo, quest’ultimo non era presente poiché una volta rientrato dal Brasile è dovuto partire subito per la sua patria Russia. Ma a “sostituirlo” con onore vi erano sia Elena Gaddoni che i due Campioni Europei nelle categorie amatoriali, Tommaso Vanni e Silvia Scipioni, quest’ultima anche Campionessa Italiana.
Un grande squadrone, quindi, quello della Cicli Taddei, con campioni un po’ in tutte le categorie, tutti su bici top di gamma Specialized S-Works.
Il parterre di scelta tra le specialissime era veramente ampio, sia nei modelli che nelle taglie, reso ancor più gradevole da tecnici e meccanici, compreso il titolare Stefano Taddei, che in un baleno ti facevano salire in sella con i tuoi pedali e la bici messa a punto con le tue misure biomeccaniche.
Pronti via, si prendeva un gradito omaggio offerto da Cicli Taddei, una borraccia con sali minerali, e quindi si seguivano le nostre “guide” di lusso in base alla specialissima su cui eravamo saliti in sella.
Ma prima bisognava registrarsi, ed ovviamente lasciare un documento; vuoi mai che a qualcuno piacesse così tanto la bici provata che invece di prendere la strada del ritorno verso il negozio della Cicli Taddei, da cui era partito, prendesse quella di casa propria?
Scherzi a parte, la fantastica giornata baciata dal sole, con temperature sopra i 15°C, ha veramente reso questo bike test un giorno di festa “insieme” agli amanti e agli amici delle due ruote a pedale ed i loro familiari.
Al nostro rientro ci attendeva una scelta di crostate, ottime per reintegrarci con un po’ di zuccheri, bibite varie, panini al prosciutto e crepes calde fatte direttamente dallo staff della Cicli Taddei.
Personalmente ho provato la Venge, visto che la strada è la specialità su cui mi cimento di più durante l’anno. La mia luxury guide è stato Francesco Casagrande, ma nel gruppo se ne sono aggiunte anche due a sorpresa dell’ultimo minuto, una certa Elena Gaddoni affiancata da Silvia Scipioni. Casagrande che come sappiamo viene dalla strada era scontato che, come si dice in gergo, la menasse. Mentre confidavo sul passo più moderato delle due bikers in rosa, ma niente, queste nuove Venge sfuggivano di mano anche a loro sulla collina del San Baronto, dove abbiamo fatto un vero test sia in salita che in discesa.
Con la nuova Venge con freno a disco è stato subito amore a prima vista. Ma quello che più mi ha impressionato è stato il peso, o meglio direi la sua leggerezza.
Non appena ho sfilato la mia 56 dal cavalletto sembrava gli mancasse qualcosa, invece c’era tutta, era una bici completa, a cui Specialized monta di serie anche il misuratore di potenza applicato sulle pedivelle.
Il peso, come sappiamo, non viene dichiarato dalla casa di Morgan Hill, ma vi assicuro che siamo sotto i 7kg, nonostante vi fossero montate ruote Roval da 64mm per copertoni.
La frenata con disco si è rivelata dolce ed efficace, ma se vuoi anche brusca e rapida, basta dosare la pressione sulla leva; cambiata silenziosa, precisa, veloce e sequenziale senza salto di rapporto, grazie al suo Shimano elettronico Durace 11V.
Francesco Casagrande, Elena Gaddoni e Silvia Scipioni testano la nuova Venge S-Works 2019
Nonostante la Venge sia considerata la bici dei velocisti, di Sagan in primis, sia io che l’amico Casagrande e le due esperte bikers Gaddoni e Scipioni l’abbiamo trovata scattante e molto reattiva in salita quando ci si alza sui pedali, ed abbiamo avuto tutti e quattro la stessa impressione, ossia come se ricevessimo una spinta nello scatto in salita alzandoci dei pedali. Ovviamente non si discute la sua reattività in pianura in conseguenza ad uno scatto secco a mani basse sul manubrio. Ma quello che ha stupito tutti noi è che nei 60km di prova che abbiamo fatto, con percorso misto, si sia rivelata anche una bici confortevole.
Che dire, andrebbe comprata, solo che il prezzo di listino di questa Venge 2019 non è a portata di tutti i portafogli, poichè siamo sugli 11.000 euro!!!
Francesco Casgrande appena rientrato dal test della nuova Venge S-Works 2019
Per quanto riguarda le Mountaibike, la Stumpjumper è stata completamente rinnovata. Presentata la primavera scorsa ha segnato un nuovo punto di riferimento nell’ambito della trail bike. La Stumpjumper è uno dei fiori all’occhiello della gamma Mtb Specialized 2019 ed è destinata a lasciare un segno nel futuro. In Italia viene importata soltanto la versione con ruote da 29 pollici, ma è anche quella che riesce ad esprimere al meglio il potenziale di questa bici, sia nella versione con escursione posteriore di 150 mm, sia nella versione ST (short travel) da 120 mm. Da segnalare che di recente è entrata nel catalogo Stumpjumper italiano anche la versione Evo, dotata di una geometria estrema (parlando di una trail bike) caratterizzata da due opzioni in fatto di reach, angolo di sterzo e interasse. Mentre la full Epic S-Works, non subisce particolari aggiornamenti se non nella livrea del telaio e qualche ritocco di componentistica. La Epic è il tipo classico di bici che nel mondo delle gare di mountainbike viene considerata il top. Leggera, maneggevole e con forcella ed ammortizzatore che funzionano in automatico grazie al loro sistema “Brain” (che gli amanti di Specialized conoscono benissimo) ossia il sistema intelligente che fa tutto da solo, previa una precedente regolazione a seconda del percorso/gara che andremo ad affrontare. Nessuna leva, nessun pulsante per bloccare/sboccare forcella ed ammortizzatore a seconda che siamo in salita o in discesa, il brain è così intelligente (e purtroppo costoso) che capisce tutto da solo, legge le imperfezioni del terreno ed agisce di conseguenza.
Poi, ovviamente, vi erano tante altre novità espositive in merito a caschi, scarpe e selle della linea Body-Geometry di casa Specialized, così come tanti altri modelli di bici da strada, fuoristrada ed E-bike, ma la corta giornata di sabato 3 novembre, tra una pedalata, un panino e una crepes, con il sole che tramontando, oltre alla luce, si portava via anche quelle meravigliose bike-test che molti, dopo averle provate, avrebbero subito caricato volentieri nella propria macchina. Tra quei molti vi era anche chi vis scrive.
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