Francesco Casagrande sta per iniziare quella che sarà la sua ultima stagione di mountainbike.

Francesco Casagrande (Cicli Taddei) 2022

A 52 anni “Nando” inaugura la sua 13ma stagione sulle ruote grasse, dopo i precedenti 14 anni da professionista trascorsi su strada. Partirà la settimana prossima con la corsa a tappe della Andalucia Bike Race in Spagna.

Testo di Leonardo Olmi; foto archivio Cicli Taddei e Getty Images.
Francesco Casagrande (Cicli Taddei), Andalucia Bike Race 2020

Con questo che sta per iniziare siamo a 27 anni passati in sella, tra duri allenamenti, tanti sacrifici ma soprattutto tanta passione che hanno portato a molti risultati, podi e vittorie (53 su strada e oltre 60 in mountainbike) che lasceranno il nome di Francesco Casagrande scritto sui libri della storia del ciclismo italiano ed internazionale.

Dopo una brillante carriera su strada, durata ben 14 anni (1992-2005), Francesco Casagrande (detto “Nando”) fiorentino classe 1970 si ritira dall’agonismo, ma il suo legame con la bicicletta è troppo forte! Un amore verso le due ruote che ha sempre fatto parte della sua vita fin da bambino e dopo tre anni, nel 2009, lo riporta a pedalare, ma sta volta in sella ad una mountainbike, mettendosi di nuovo in gioco ed iniziando una nuova avventura e quindi una nuova carriera.

Un gioco sempre sui pedali, dove non conta più tanto la squadra, come nel ciclismo su strada, ma molto di più la forza e la resistenza, l’abilità e la tecnica nel condurre la bici e la capacità di soffrire che lo scalatore toscano conosce molto bene. Un gioco in cui Francesco Casagrande trova nuovi stimoli e motivazioni, come se ripartisse da zero, come se ritornasse indietro negli anni, come se fosse di nuovo un esordiente che deve imparare, come se re iniziasse una nuova carriera, che lo hanno fatto pedalare per altri 12 anni. Questa del 2022 sarà la sua 13ma stagione di mountainbike e lui dice sia l’ultima, anche se i suoi tifosi e tutto il mondo della mountainbike si augura di no.

Quindi nel 2009 Nando si rimette in gioco, rischia la sua reputazione, potrebbe fare un buco nell’acqua, come successo ad altri pro passati dalla strada alla mtb, due discipline simili ma completamente diverse nella gestione. Ma la capacità e la caparbietà di Francesco Casagrande e il suo esser nato per la bici, il suo “motore” che madre natura gli ha donato, lo fanno emergere e salire ai vertici della mountainbike fin da subito. Riesce a competere con i più giovani, a dominare le granfondo più blasonate e ad attirare verso di sé l’ammirazione e la stima del pubblico che lo promuove anche a Campione della mountainbike.

Francesco Casagrande (Cicli Taddei), Capoliveri Legend Cup 2018

Nonostante gli anni passassero Nando ha iniziato la sua carriera nelle ruote grasse quasi per gioco come amatore (passerà Elite nel 2017), forse semplicemente per mantenersi in forma. In questo ambiente non aveva più la pressione di un Giro d’Italia o di un Tour de France, ma nonostante stesse giocando, lo ha sempre fatto con professionalità e rispetto nei confronti del suo nome e di coloro che lo hanno affiancato in questi lunghi 13 anni di carriera, la Cicli Taddei alla quale è rimasto fedelmente attaccato come la sua seconda famiglia.

Francesco Casagrande (Cicli Taddei) 2021 con Stefano Taddei

Squadra con cui Francesco Casagrande sta per partire verso il primo appuntamento stagionale del 2022 che sarà la gara a tappe di una settimana in Andalucia (Spagna) la Andalucia Bike Race.

Ma diamo la parola a Francesco e vediamo se ha veramente deciso di attaccare la bici al chiodo:

Francesco cosa ti ha spinto a fare ancora sacrifici ed allenamenti dopo il ritiro dal professionismo su strada avventurandoti nella mountainbike?

È iniziato tutto per caso alla fine del 2008, quando sono venuto a contatto con Stefano Taddei che mi ha convinto a provare questa nuova avventura e questo nuovo “giochino” della mountainbike alla quale, dopo un po’ di apprendimento, mi sono appassionato subito ed adattato sempre di più negli anni. Ma il mio approccio con le corse non voleva essere di nuovo nel mondo dell’Elite, ma in quello amatoriale, visto che volevo ripartire, ma senza troppo impegno e stress. Abbiamo iniziato con l’obbiettivo di divertirci, gareggiando a livello regionale, facendo qualcosa di piuttosto leggero (dato che ho una famiglia con tre figlie) altrimenti sarei tornato a correre tra i Professionisti. Premetto che io non ero mai salito su una Mtb prima di allora. Poi visti i miei buoni risultati nel 2017 il CT della Nazionale Italiana Mirko Celestino mi ha chiesto se volevo passare Elite per portarmi al Mondiale di Singen in Germania e da allora sono rimasto in questa categoria ottenendo ancora ottimi risultati.

Francesco Casagrande (Cicli Taddei), Capoliveri Legend Cup 2018 (dx Leo Paez – sx Juri Ragnoli)

Quanto influisce l’età? È solo uno svantaggio o ti da nuovi stimoli per confrontarti con te stesso?

Sicuramente mi ha dato nuovi stimoli, poiché ho continuato a vedere che nelle gare e le granfondo di un giorno sono ancora competitivo a differenza delle Marathon e delle gare a tappe dove il recupero si è allungato molto con il passare degli anni. Il fatto di vedere che fin ora son sempre andato bene riuscendo ad ottenere buoni risultati mi è servito da stimolo per continuare ad allenarmi e andare avanti a gareggiare.

Francesco Casagrande (Cicli Taddei), Ponticelli 2021

Quali saranno i tuoi obbiettivi per il 2022? Quante e quali gare farai?

Il 21 di febbraio con la mia squadra, la Cicli Taddei, inizieremo con la Andalucia Bike Race, una gara di mountainbike a tappe di una settimana, sarà la mia quarta volta che vi partecipo e la prima che la affronterò in coppia. Questa per me sarà una novità allettante dato che in carriera non ho mai fatto gare a coppie e quindi mi ha dato nuovi stimoli anche nei duri allenamenti affrontati quest’inverno. Uno stimolo importante dato che questa molto probabilmente sarà la mia ultima stagione da corridore.

Francesco Casagrande (Cicli Taddei), Sinalunga Bike 2021

La Andalucia mi pare che l’hai preparata al meglio, quasi come se fosse un Giro o un Tour, non hai tralasciato niente o mi sbaglio?

Si è vero, mi sono allenato abbastanza intensamente per quelle che sono le mie possibilità attuali, consapevole del fatto che andrò a confrontarmi con i più forti biker a livello mondiale. Per me è già tanto aver raggiunto la preparazione che mi consente di partecipare essendo conscio del fatto che, come dicevo prima, alla mia età il recupero non sarà facile via via che passano i giorni di gara in confronto ad atleti molto più giovani di me.

Francesco Casagrande (Cicli Taddei), Capoliveri Legend Cup 2021 (foto Billani)

Francesco, quanto conta la bici? Oppure un mezzo meccanico vale l’altro e contano solo le gambe?

La bici conta molto, sia su strada che a maggior ragione in mountainbike dove è determinante avere delle buone forcelle e ammortizzatore posteriore quando si usa una full, ma anche le ruote o meglio la scelta delle gomme sono fondamentali sulla mountainbike. Io essendo sempre stato con la Cicli Taddei ho sempre utilizzato bici del brand Specialized (del quale la Cicli Taddei è da quest’anno anche Specialized Store n.d.r.) con le quali mi sono sempre trovato benissimo, sia per le coperture che per forcelle e ammortizzatori con sistema Brain che fanno tutto da soli senza leve aggiuntive di blocco/sblocco una volti regolati a seconda del percorso e dello stile di guida personale.

Francesco Casagrande (Cicli Taddei), Capoliveri Legend Cup 2019

Hai veramente deciso che questa sarà l’ultima stagione? Cosa farai dopo? Appenderai il casco al chiodo o continuerai a pedalare?

Sicuramente continuerò a pedalare anche solo perché ritengo che la bici sia molto importante per la salute a qualsiasi età. Anche se fino ad ora la bici per me è stata comunque un lavoro, dietro c’è sempre stata tanta passione e divertimento, senza i quali in questi anni non avrei potuto fare tanti sacrifici legati alla mountainbike. Per cui sicuramente non abbandonerò mai la bici, finché potrò continuerò a pedalare per passione, divertimento, amicizia e salute.

Francesco Casagrande (Cicli Taddei), su Specialized Tarmac SL7 2022

Come farà la Cicli Taddei senza il suo Capitano?

Già da quest’anno stiamo rimpiazzando la squadra con alcuni giovani Elite promettenti che cercherò di aiutare nel corso del 2022, poi vediamo, da cosa nasce cosa e sicuramente rimanere nello staff della Cicli Taddei con qualche ruolo non mi dispiacerebbe. Per adesso pensiamo a fare quest’anno al meglio e poi decideremo a fine anno.

Francesco Casagrande (Cicli Taddei), su Specialized Epic 2022 – foto Leonardo Olmi

Ok Grazie Francesco e allora un grande bocca al lupo!

Crepi il lupo e ciao a tutti.

Intervista a cura di Leonardo olmi – Cycling360.net (Ciclismo a 360 gradi)

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