Remco Evenepoel Campione del Mondo a soli 22 anni.

Il corridore belga talento delle due ruote si alza sui pedali a 59 chilometri dall’arrivo, con un attacco sulla salita di Mount Pleasantcon, e con quella voglia di prendersi l’iride che solo la sofferenza sa regalare.

Remco Evenepoel (foto: Getty Sport)

La prova in linea maschile dei Mondiali di ciclismo, 266,9 km da Helensburgh a Wollongong, in Australia. Subito out il favorito Van der Poel, fermato dalla polizia nella notte dopo una lite con due adolescenti. Magari il belga poteva risparmiarselo, accontentandosi di gioire è basta per un trionfo che somiglia tanto a un numero d’altri tempi, ma Remco Evenepoel è fatto così: impulsivo, istrionico, guascone, certo fenomenale quando sente che la gamba gira che è un piacere, ormai specialista di attacchi da lontano che tagliano in due tronconi il gruppo e mandano all’aria i piani di qualsivoglia rivale. 

Con il mondiale  Remco Evenepoel mette definitivamente il suo timbro sulla stagione 2022 di ciclismo su strada. Il corridore belga in pochi mesi ha infilato nella bacheca personale la sua prima monumento (la Liegi-Bastogne-Liegi) e la prima corsa a tappe (la Vuelta di Spagna), a cui ha aggiunto il titolo nazionale a cronometro e la classica San Sebastian. Un bottino che molti faticano a conquistare in una carriera ma che lui ha messo insieme in una sola annata. Tutti conoscevano il potenziale di un ragazzo che sino a sedici anni giocava a calcio ma, per come è deflagrato in questi mesi, tutto lascia pensare a un dominio nei prossimi anni destinato a segnare la storia del ciclismo. 

Remco Evenepoel (foto: Getty Sport)

Evenepoel aveva cavalcato in tandem con Lutsenko del Kazakistan, ma ha detto che sentiva di avere le gambe per saltare.

“Quando sei in due, vuoi solo lavorare [insieme] il più a lungo possibile”, ha spiegato.

“Ho sentito abbastanza rapidamente di essere più forte di Alexey e volevo solo andare avanti perché non c’era tempo da perdere su un circuito come questo.

“L’ultima volta, la salita è stata super dura. Potevo sentire le mie gambe esplodere davvero, davvero. So che in cima era quasi finita ed era una lunga discesa, poi una parte pianeggiante di 5 km fino al traguardo.

“Venivano sempre a dirmi che il mio vantaggio stava diventando sempre più grande, quindi è per questo che ho continuato a spingere. È un campionato del mondo, non devi perdere nessun secondo, vuoi solo vincere la maglia se sei nella posizione per questo”.

1°Remco Evenepoel, 2°Christophe Laporte, 3°Michael Matthews
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