
Ad Hoogerheide in Olanda, nel circuito di casa dedicato al padre Adrie, il figlio Mathieu regala la maglia iridata agli oltre 40.000 spettatori.
testo di Leonardo Olmi.

Alla vigilia si sapeva che la lotta sarebbe stata tra i due “mostri” sacri del Ciclocross, l’olandese Van der Poel ed il belga Van Aert che si presentavano al mondiale con una tabella di tutto rispetto, quella che vedete qui sotto, che dava leggermente favorito il belga della Jumbo Visma.

Data la pressione di cui normalmente soffre Mathieu, si pensava che anche il fatto di correre in casa lo potesse fare cedere di testa, ma invece il neerlandese ha mantenuto la concentrazione e non si è fatto prendere troppo dalla foga. E’ partito secondo con Van Aert che dopo qualche curva è andato subito a prendergli la ruota, fino a che su una delle due rampe Van der Poel ha dato una delle sue accelerate ed ha portato via con se Van Aert.

Non era ancora concluso il primo giro che i due hanno subito fatto il vuoto avvantaggiandosi di oltre 10″ sui diretti inseguitori, destinati a lottare per un terzo posto che vista la superiorità dei due fuori classe vale come una vittoria.

I due “mostri” sacri hanno cominciato a darsi cambi regolari, a fare scatti a vicenda lasciando che il vantaggio dopo tre giri fosse già oltre i 20″. Da subito si è capito che i punti forti di Mathieu erano la seconda rampa e gli ostacoli, dove il belga perdeva qualcosa e l’olandese ne approfittava per attaccare.

Van der Poel ha così svelato a Van Aert dove lo avrebbe attaccato agli ultimi due giri, il nono ed il decimo, dato che la giuria ha esagerato a favore dello spettacolo, aggiungendo un giro in più ed andando oltre l’ora di gara. Spettacolo che non è mancato quando Van Aert cerca di avvantaggiarsi proprio sugli ostacoli con Van der Poel che lo ha lasciato stare davanti per non rischiare di affrontare la volata in prima posizione.

Una tattica studiata a tavolino visto che il rettilineo d’arrivo era lunghissimo e chi lo abboccava davanti era difficile tenesse fino alla bandiera a scacchi, anche se colui era Wout Van Aert.

E così è stato, Van de Poel lascia che Van Aert esca dalla curva in asfalto per primo, gli prende un pò la scia e lo passa a metà rettilineo guadagnando quei due metri che gli valgono la maglia di Campione del mondo. A completare il podio il belga Eli Iserbyt.



foto: Alpechincycling / Jumbo Visma road /Photopresse.be / UCI Cyclocross