Se vale il detto che nella botte vecchia ci sta il vino buono, il toscano Casagrande conferma ancora una volta che la classe non è acqua, ma anzi, è come un ottimo Brunello d’annata!
Testo di Leonardo Olmi, foto di Leonardo Olmi, foto-Castagnoli, Tiziano De Cristoforo ed Organizzazione.
Siamo a Montalcino, paese del vino per eccellenza, che con la sua 28ma Granfondo del Brunello e della Val d’Orcia ha mandato in scena la sesta ed ultima prova in programma che componevano il circuito MTB Tour Toscana 2017. Un circuito molto gettonato che era partito con la Bacialla-Bike il 5 marzo scorso e che si è concluso qui nella splendida terra del Brunello e della meravigliosa Val d’Orcia, meta del turismo enogastronomico e su due ruote un po’ da tutto il mondo.
Ma la 28ma ed. della GF del Brunello faceva anche parte del Prestigio MTB 2017 come decima ed ultima prova. Il sabato è stato, come sempre, dedicato ai più giovani, visto che molti iscritti alla granfondo della domenica erano giunti un po’ da tutta Italia con famiglia completa al seguito per trascorrere, nella terra del vino, questo lungo week-end toscano, baciato ancora dal bel tempo. Le temperature si sono rivelate più rigide al mattino, in partenza, ma poi, nel corso della mattinata, hanno lasciato spazio a quei 18-20°C ideali per pedalare durante la maggior parte della gara.
Gli organizzatori del Team Orso on Bike, diretti dalla mano esperta di Luca Mariani, Mauro Pieri e Federico Ricci, hanno ben pensato di lasciare nel programma del sabato precedente la granfondo, come negli anni passati, una simpatica gimkana per bambini nella pineta di Montalcino, che non a caso è stata chiamata “Mini-Brunello”. Il percorso della Granfondo del Brunello e della Val d’Orcia, andata in scena domenica 8 ottobre, è stato molto bello, anche se molto duro, specie per le pendenze rilevate sia per entrare nel paese di Castelnuovo dell’Abate (attraversato e sfiorato per ben due volte) che sulla parte finale di Sferracavalli per rientrare a Montalcino.
Era comunque un percorso adatto un po’ a tutti i livelli di preparazione, con dei passaggi tecnici in discesa, dal fondo roccioso sconnesso, e single-track, ma sempre ben segnalati dagli organizzatori con tanto di cartello “Attenzione Discesa Pericolosa”. La lunga carovana di mountainbike, partiva alle 10,00 del mattino in punto dalla nuova partenza di Via della Libertà, nella parte alta di Montalcino, con il count-down diretto da un inimitabile speaker Tiziano De Cristoforo, oramai da anni la voce ufficiale delle maggiori granfondo toscane sia su strada che mtb.
Mentre De Cristoforo annunciava e documentava con la sua GoPro, attraverso foto e video, gli attimi prima della partenza, intervistando ospiti ed atleti, i bikers compievano gli ultimi riscaldamenti attorno alle mura di Montalcino, per poi lanciarsi, belli caldi, sulla prima dura salita d’asfalto che sarebbe servita da scrematura del gruppo.
La corsa si muoveva quindi alla volta del borgo di Castelnuovo dell’Abate, che il plotone avrebbe raggiunto, dopo circa 12km da Montalcino, percorrendo la mitica discesa del “Patataio”, diventata in pochi anni la discesa di riferimento del popolo dell’Italia centrale della mountain-bike. Una discesa tecnica difficile e quindi pericolosa, sia a causa della pendenza con curve secche alla quale si aggiungono rocce smosse, che costringono i biker ad un binario obbligato sulla parte centrale più scorrevole.
Ma andar fuori dal binario significa quasi certamente cadere. Quindi una discesa da affrontare con molta cautela. Purtroppo ci sono state delle cadute ed il sottoscritto si è dovuto fermare a dare assistenza per ben due volte, allertando ed attendendo i soccorsi che devo dire sono stati veloci e molto efficaci. Dopo il passaggio da Castelnuovo dell’Abate, una strada panoramica ci faceva transitare tra le colline in mezzo ai colori delle vigne del Brunello, tra cui quelle della tenuta dell’azienda vinicola Ciacci Piccolomini d’Aragona.
Chi sceglieva il lungo avrebbe percorso 50 chilometri per circa 1700 metri di dislivello e si poteva divertire ed esaltare lungo una nuova discesa introdotta quest’anno, resa tecnica non tanto dalla presenza di rocce e curve, ma dalla pendenza, oltre il 25%. Il rientro a Montalcino, era tutto un susseguirsi di passaggi tecnici e single-track emozionanti, dove si trovava anche una discesa sassosa, abbastanza difficile, che ci portava ad affrontare gli ultimi 5km della granfondo.
Da qui in avanti si iniziava a barcollare, non per colpa del Brunello ma per via di tutta una serie di rilanci a causa di un susseguirsi di sali-scendi continuo, che faceva assomigliare quest’ultima parte più ad una gara di cross-country che a una granfondo mtb. Per poi trovare la parte finale della salita di Sferracavalli (che nelle edizioni passate si faceva al completo) caratterizzata da delle pendenze a doppia cifra, spesso con un bel numero 2 d’avanti!!! E alla fine, dopo l’arrivo nella spettacolare Piazza del Popolo di Montalcino, dove ad attenderci c’era ancora lo speaker Tiziano di Cristoforo con la sua inconfondibile voce e la sua GoPro. Quindi tutti giù dalla sella per sedersi a tavola dove ci si poteva degustare l’ottimo Brunello offerto in abbondanza durante il pasta-party finale, anch’esso con nuova location, ossia adiacente a quella che era stata la sede di partenza.
In totale sono stati circa 1200 i bikers che hanno preso il via a questa 28ma edizione. Tra i big vi erano alcuni degli atleti della Cicli Taddei, tra cui Francesco Casagrande, Francesco Failli ed Elena Gaddoni “armati” delle loro Specialized S-Works.
La gara è stata davvero molto appassionante ed animata fin dalle prime rampe in salita in uscita da Montalcino. Dopo solo venticinque minuti di gara, al primo passaggio da Castelnuovo dell’Abate, al comando si trovava un terzetto, ossia i due portacolori della Cicli Taddei (Francesco Casagrande e Francesco Failli) seguiti da Elia Favilli (Bike Innovation Team). In quarta posizione, a pochi secondi da loro, transitavano Emanuele Crisi (Cannondale RH Racing) ed Emiliano Dominici (Ciclotech), mentre a inseguire c’erano Fammoni (Ciclissimo Bike) e Pierpaoli (Cingolani). Mentre al comando della corsa in rosa, come da previsioni, dopo una decina di minuti dagli uomini in fuga, transitava Elena Gaddoni, anch’essa portacolori dei Cicli Taddei.
Dopo circa un’ora di gara, quando ci si trovava a circa metà percorso, al comando transitavano solo in due, uno strepitoso Francesco Casagrande, veterano del ciclismo professionista trasformatosi negli anni uno dei migliori bikers al mondo, inseguito dal giovane Elia Favilli, anch’esso proveniente dal recente ciclismo su strada, alla ricerca di conferme nelle ruote grasse. Mentre con un minuto di ritardo transitava Francesco Failli, che a sua volta aveva un minuto di vantaggio sui suoi più diretti inseguitori.
Poche le sorprese da qui a fine gara, dove sono arrivati in due ai piedi di Montalcino. Dopo un tentativo di allungo da parte di Elia Favilli ha prevalso l’esperienza e la “gamba” di Sir. Francesco Casagrande che da grande scalatore qual è ha sferrato il suo micidiale scatto proprio sulla parte finale della salita in cemento di Sferracavalli, staccando il giovane Favilli e tagliando il traguardo senza bisogno di volata, con un tempo di 2 ore e 8 minuti.
Questo ancora una volta a dimostrazione che la classe non è davvero acqua e che nella botte vecchia ci sta sempre il vino buono: Casagrande è proprio come il Brunello di Montalcino, più invecchia e più è buono e va forte. Il terzo gradino del podio è andato a Francesco Failli, che nel frattempo aveva superato Emanuele Crisi, attardato e quindi poi bloccato da un guaio meccanico. Bravissimo anche Tommaso Vanni, sempre della Cicli Taddei, che con il suo sesto posto assoluto è il primo dei Master.
Così come in solitaria, anche se con distacchi molto più importanti, è stato l’arrivo al femminile di Elena Gaddoni, ancora della Cicli Taddei, che ha completato i 50km in programma con un tempo di 2 ore e 42 minuti. Mentre la seconda posizione è andata a Cristina Lippi (Ciclismo Terontola) con un ritardo dalla vincitrice di circa nove minuti. A completare il terzo scalino del podio ci ha pensato un’altra atleta dello squadrone della Cicli Taddei, ossia Silvia Scipioni.
La parola al vincitore Francesco Casagrande:
“Siamo andati via in due con Favilli quasi subito sulla discesa del patataio e poi abbiamo forzato un po’ sulla salita che portava a Castelnuovo dell’Abate rimanendo da soli facendo tutta la gara insieme fino a Montalcino. Poi quando siamo entrati negli ultimi due chilometri della parte tecnica sotto Montalcino, ci siamo toccati con Favilli, io ho messo il piede a terra e lui ha subito allungato, quindi ho fatto l’ultima discesina a tutta come un kamikaze e sono rientrato su di lui staccandolo sull’ultimo strappo in salita (qui Casagrande sorride ndr.). La gara è stata molto impegnativa, poiché sono venuti fuori più di 1700 metri di dislivello in 50 chilometri, ma sono felice di aver concluso con una vittoria l’ultima gara dell’anno. Adesso mi prendo un po’ di riposo.”
Concludendo devo riconoscere che, nonostante la location fosse in un borgo storico e turistico quale Montalcino (come spesso accade e come è giusto e piacevole che sia per le gare di mountain-bike), gli organizzatori sono comunque riusciti a far si che il ritiro dei pacchi gara, posto all’entrata del campo sportivo, fosse facile da raggiungere e veloce nel completare le operazioni preliminari; così come comodi erano i parcheggi intorno al Castello.
Mentre il fatto che la partenza ed il pasta-party fossero nella parte alta del paese, con le premiazioni spostate (rispetto alle ultime edizioni) all’interno del bellissimo teatro di Montalcino, hanno fatto si che anche famiglie e accompagnatori a seguito dei bikers avessero tutto a portata di piede.
Il servizio fotografico della gara di Montalcino e quindi le foto che ritraggono i ciclisti lungo il percorso, sono facilmente rintracciabili tramite il pettorale e quindi acquistabili sul portale di Foto Castagnoli, nota agenzia molto apprezzata dagli atleti per la sua professionalità e qualità delle immagini.
Ordine d’arrivo maschile:
- Francesco Casagrande | Cicli Taddei 2:08:57
- Elia Favilli | Bike Innovation Focus Pissei 2:08:58
- Francesco Failli | Cicli Taddei 2:14:30
- Lorenzo Pierpaoli | Cingolani 2:14:57
- Roberto Crisi | Cannondale RH Racing team 2:16:37
- Tommaso Vanni | Cicli Taddei 2:16:59
- Alessio Chioccioli |Futura Team 2:18:26
- Fabrizio Pezzi | AVIS Pratovecchio Errepi Lee Cougan 2:18:31
- Massimo Gambelli | Cingolani 2:18:40
- Emiliano Dominici | Ciclotech 2:19:03
Granfondo del Brunello e della Val d’Orcia
Servizio fotografico:
Speaker Manifestazione
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Cose da non perdere a Montalcino
Prima o dopo la granfondo, per chi si trova a Montalcino ed è appassionato di vino e ciclismo, consigliamo una visita all’azienda vitivinicola Ciacci Piccolomini d’Aragona, in località Molinello, sotto Castelnuovo dell’Abate, dove oltre a poter fare degustazione ed acquisti, potremo incontrare anche il suo proprietario Paolo Bianchini, che essendo un grande appassionato di ciclismo, ha dedicato una parte della bellissima cascina restaurata ad un museo privato del ciclismo con cimeli d’epoca e non tra bici e maglie dei campioni del passato e del presente. Da quelle di Moser e Bitossi a quelle di Cipollini e lo stesso Francesco Casagrande.